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cronache
è in aumento il tumore al seno

indagine conoscitiva della Commissione Igiene e Sanità del Senato


E' in aumento in Italia l'incidenza del tumore al seno, specie tra le più giovani. In particolare, nelle donne tra i venticinque e i quarantaquattro anni si registra negli ultimi sei anni un aumento del ventotto e sei per cento. E' il dato contenuto nell'indagine conoscitiva sulle malattie degenerative, condotta dalla Commissione Igiene e Sanità del Senato. Si registra un aumento dell'incidenza del tumore al seno del tredici e otto per cento negli ultimi sei anni; particolarmente allarmanti i dati relativi alle donne under quarantacinque per le quali si calcola un incremento del ventotto e sei per cento nella fascia di età compresa tra i venticinque e i quarantaquattro anni.

Malgrado l'importanza dello screening mammografico per la prevenzione, peraltro inserito nei Livelli Essenziali di Assistenza, in Italia si registra la situazione paradossale per cui si fanno meno mammografie che Pap test. A livello nazionale si stima infatti che poco meno di una donna su cinque (diciotto per cento) abbia eseguito il test di screening mammografico come prevenzione individuale (si va dall''otto e cinque per cento dell'Umbria al quarantuno e uno per cento della Liguria), rispetto a circa una donna su tre dello screening cervicale (trentasette per cento).

La situazione è' a macchia di leopardo: rimane bassa la percentuale di donne sottoposte a screening su tutta la popolazione italiana, la quale si aggira intorno al trentatre e tre per cento del totale nazionale. Purtroppo molti Centri di riferimento per il Centro-Sud registrano bassi volumi di attività (meno di diecimila mila e spesso meno di cinquemila esami all'anno) e nessun Centro di riferimento regionale supera i livelli auspicabili di ventimila esami per programma.

Il detection rate dei carcinomi invasivi inferiori o uguali al centimetro si attesta intorno all'uno e diciotto per mille esami alla prima chiamata e all'uno e ventotto nel caso di test ripetuto; la proporzione delle lesioni in situ è pari al tredici e tre al primo esame e al quattordici e sette al secondo test. Questi dati risultano nettamente inferiori rispetto al Nord dove il detection rate delle lesioni invasive e' salito al cinque e quattro per mille esami, anche se purtroppo rimane ancora alto il tasso di richiami.

Attualmente i programmi di screening diagnosticano in forma anticipata circa seimila casi di tumore all'anno, che corrispondono al trentacinque per cento circa dei tumori della mammella che si manifestano in un anno fra i cinquanta e sessantanove anni anni, la popolazione complessiva ideale target dello screening. Il numero potenziale di nuove neoplasie diagnosticate in forma anticipata, se venissero ampliate in tutta Italia le fasce di screening, potrebbe essere di circa undicimilacento tumori nella fascia d'età compresa tra i quarantacinque e i quarantanove anni e di circa millesettecento tumori nella fascia tra i settanta e i settantaquattro anni.

articolo pubblicato il: 07/03/2011

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