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teatro
"Le conquiste di Norman"

al Tieffe Teatro Menotti, ex Teatro dell'Elfo, di Milano


Storie di intrighi e tanta comicità in "Le conquiste di Norman" una trilogia comica di Alan Ayckbourn In scena dal 28 dicembre 2010 al 16 gennaio 2011 al Tieffe Teatro Menotti

Uno spettacolo esilarante, travolgente: storie di conquiste, equivoci, tradimenti, passioni, invidie, dispetti... il tutto suddiviso in tre luoghi: sala da pranzo, salotto e giardino. Tre commedie e una stessa commedia, in un crescendo di comicità senza precedenti.

Al suo secondo anno di vita, la The Kitchen Company porta in scena la trilogia comica di Alan Ayckbourn "Le conquiste di Norman", il nuovo spettacolo diretto da Eleonora d'Urso. In questi anni la Compagnia è già riuscita a farsi conoscere e apprezzare da una buona fetta di pubblico, grazie anche alla prestigiosa vetrina del Festival dei Due Mondi di Spoleto, che nell'ultima edizione ha ospitato il debutto nazionale con 22 repliche viste da quasi 2.000 persone, facendo risultare la The Kitchen Company, per il secondo anno consecutivo, tra le compagnie più seguite all'interno della kermesse. Reduci da questo grande successo Le conquiste di Norman saranno ospiti del Tieffe Teatro Menotti di Milano (ex teatro dell'Elfo) dal 28 dicembre 2010 al 16 gennaio 2011. Le tre commedie si alterneranno portando, così, lo spettatore a seguire un proprio percorso drammaturgico poiché, come affermava lo stesso Ayckbourn, "metà del divertimento di una trilogia è scoprirne l'ordine che vuoi, perché non esiste un modo univoco di vedere le commedie".

Le conquiste di Norman - "In sala da pranzo", "In salotto" e "In giardino" con Elisabetta Becattini, Fabrizio Careddu, Daria D'Aloia, Eleonora d'Urso, Giovanni Prosperi, Marco Zanutto; regia di Eleonora d'Urso

Tre travolgenti commedie che raccontano le vicende di tre coppie di personaggi costantemente in guerra tra loro e aizzati l'uno contro l'altro da Norman, un catastrofico gigolò che ha più le fattezze di uno spaventapasseri. I sei protagonisti si ritrovano a trascorrere un fine settimana in campagna e tra la sala da pranzo, il salotto e il giardino si vedono costretti a fronteggiare i disastri causati dalle avances che Norman non può trattenersi dal fare a tutte le donne presenti. Così, quello che doveva essere un pacifico fine settimana si trasforma in una vera e propria guerra civile combattuta a colpi di invidie, ripicche, baci rubati, letti sgualciti, inesorabili equivoci, cazzotti mal dati, biscotti lanciati, stufati brodosi, barzellette inascoltabili e tappeti aggrovigliati intorno a chi, del tappeto, saprà farne un insolito uso.

Tre divertenti spettacoli, dai ritmi serrati. Un gioco di parole al servizio di un'idea esilarante, quella che Alan Ayckbourn ha avuto nel momento in cui ha deciso di raccontare una stessa vicenda dislocandola però nei tre luoghi della casa in cui essa si svolge, i tre luoghi che danno appunto nome alle tre commedie: "In sala da pranzo", "In salotto" e "In giardino". Tre commedie e una stessa commedia.

Infatti, la forza drammaturgica della trilogia, l'idea che ne ha decretato il successo, è che ognuna delle singole commedie racchiude in sé tutta la vicenda. Tre spettacoli intercambiabili che possono essere visti nell'ordine che si vuole senza che questo ne comprometta la comprensione della storia o il potenziale comico. Lo spettatore avido di divertimento potrà decidere quali e quante delle tre commedie vedere, in un crescendo di comicità che andrà di pari passo con la sua curiosità. Il finale è a sorpresa, e starà allo spettatore scoprire se ognuna delle tre commedie ha il suo o se tutte sono accomunate dallo stesso.

La The Kitchen Company nasce alla fine del 2008 per volontà di Massimo Chiesa, il quale, dopo ventuno anni di esperienza come impresario teatrale e più di settanta spettacoli prodotti scritturando i migliori interpreti del panorama italiano (da Sergio Castellitto a Claudia Cardinale, da Dario Fo a Paolo Villaggio, da Nancy Brilli a Stefania Sandrelli, da Stefano Accorsi a Luca Barbareschi) ha deciso di cambiare rotta e di investire su giovani attori diplomati nelle più prestigiose Accademie italiane. In un momento di grande crisi culturale, il percorso che sta intraprendendo la The Kitchen Company ci sembra assolutamente meritorio; un percorso volto principalmente a un teatro capace di formare e coinvolgere i giovani, che ha portato la Compagnia a scegliere di iniziare il suo cammino puntando sui grandi numeri, ovvero su un nucleo consistente di ben 40 attori di età compresa tra i 23 e i 28 anni.
Per informazioni su date e orari: http://www.thekitchencompany.it/notizia.php?idsezione=9&idarticolo=293

articolo pubblicato il: 22/12/2010

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