Il quattordici gennaio scorso Claude Picasso, figlio del pittore
ed amministratore della sua eredità, ricevette una lettera che
richiamò molto la sua attenzione. Un tale Pierre Guennec gli
chiedeva un certificato di autenticità di ventisei opere inedite
di Picasso e corredava la lettera di alcune fotografie.
Il trenta
aprile il figlio del pittore ricevette altre fotografie e,
curioso per la rivelazione, si pose in contatto con Guennec.
Nel
settembre scorso ci fu l'incontro tra i due; in una valigia
Guennec aveva duecentosettantuno opere sconosciute di Picasso,
per una valore approssimativo di sessanta milioni di euro.
Secondo Guennec, tutte queste opere, disegni, college, ritratti,
quadri e bozzetti erano regali dell'artista e della moglie,
perché negli ultimi tre anni della vita di Picasso, dal 1970 al
1973, lui aveva lavorato come elettricista per il pittore, istallando anche
sistemi di allarme.
La polizia ha sequestrato tutte le opere e le ha portate nel
deposito di Nanterre del reparto contro il furto di opere
d'arte. Secondo l'avvocato degli eredi le opere sono state
sicuramente rubate, dato che Picasso, uso a regalare molti
quadri e disegni agli amici in difficoltà, ma sempre firmandole e spesso apponendo una
dedica.
Tutti questi anni passati della morte del pittore
farebbero pensare ad un tentativo di evitare il carcere a causa
della prescrizione.
articolo pubblicato il: 06/12/2010 ultima modifica: 04/01/2011