Al di là del merito del dissenso tra Fini e Berlusconi, di cui ogni lettore si sarà fatta la propria personale opinione, quello che, a nostro avviso, resta un segnale evidentemente negativo e che la diatriba si trascina ormai da troppo tempo per la pazienza dei cittadini, elettori di centrodestra compresi.
Lo strappo si è consumato ancor prima della festa di Mirabello e a Bastia Umbra Fini ha ribadito le sue ragioni di dissenso, legittime o meno, a seconda dei punti di vista e delle sensibilità politiche. Quello che ci si aspettava era una posizione più chiara; il fatto che i finiani che fanno parte del Governo abbiano rimesso il proprio mandato nelle mani del presidente della Camera ha un chiaro valore politico ma non ne ha alcuno dal lato giuridico. Le dimissioni o si danno nelle sedi deputate o restano solo un gesto.
Berlusconi ha detto chiaramente che lui non ha alcuna intenzione di dimettersi e quindi la crisi potrà aprirsi solo con una mozione di sfiducia in Parlamento, perché, se anche Fini giocasse la carta dell'uscita dal Governo dei suoi, Berlusconi potrebbe sostituirli con altre persone.
Il problema è se il Paese possa andare avanti a lungo in una situazione politica incerta, quando il momento economico, anche internazionale, pretenderebbe un Governo forte ed una situazione stabile. Quasi sicuramente si voterà in primavera, probabilmente ancora con il Porcellum, ovvero con un sistema che, se con il premio di maggioranza dovrebbe sulla carta garantire Governi stabili (ma quello che sta accadendo dimostra che in Italia niente è più stabile nel tempo dell'instabilità politica), ha tolto agli elettori la possibilità di scegliere coloro da mandare al Parlamento. In questo contesto non era peregrina la proposta-battuta di Berlusconi di far votare i soli capigruppo (gli altri sono del tutto inutili se devono il seggio ai loro capipartito e quindi ben lungi da esprimere opinioni divergenti).
Non è che dall'altra parte le cose vadano meglio. Il movimento messo in moto dal giovane Sindaco di Firenze è guardato con fastidio da una classe politica che non ha minimamente voglia di far largo a giovani estranei, soprattutto per motivi anagrafici, alla storia del PCI.
Stando ai sondaggi, Berlusconi vincerebbe le prossime elezioni anche senza i finiani; fatte con il Porcellum probabilmente non risolveranno altro che dar maggior potere alla Lega.
articolo pubblicato il: 07/11/2010