L'ultima indiscrezione proveniente dagli ambienti vicini al premier Berlusconi riguarda il suo futuro privato o meglio privatissimo. In un momento di crisi e di quasi depressione si sarebbe fatta scappare una parola illuminante: trappismo. Non è dato sapere a cosa si riferisse, ma chi l'avrebbe sentita l'avrebbe poi riferita tale e quale ad uno dei " segugi " di un notissimo giornale (non è il "Il Regno") che aveva elaborato e scritto un bellissimo articolo per dire che il premier dopo la scoperta del "bunga bunga" di Arcore non ne poteva più ed era deciso a ritirarsi magari in un convento di trappisti.

Si è saputo che il direttore di quel giornale - che non vuole che il suo amico Berlusconi se la possa cavare così bene e facilmente - aveva riposto il dattiloscritto in un cassetto. "Non se ne parla proprio per ora" "Il CAV merita l'articolo 41 Bis (il carcere duro applicato ai boss reclusi della mafia) e non il pur rigido regime dei frati trappisti" E poi: " Ma in Italia ci sono le trappe? Datevi da fare". "Soltanto a Roma ce ne sono due, uno alle Frattocchie" secondo un giovane della redazione. "Allora non si può, troppo vicino a Palazzo Chigi e poi il Vaticano può temere che vi possa entrare anche una Ruby qualsiasi".

Ma questa storia è vera? Vi chiederete: non lo sappiamo, anche noi abbiamo alcuni segugi (tutti volontari per passione e naturalmente non pagati) e non tutti sono attendibili in pieno. Faremo un'indagine.

articolo pubblicato il: 03/11/2010 ultima modifica: 24/11/2010