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teatro
"Werther project"

a Jesi, a Montecarotto e a Ostra


Sabato 27 marzo (ore 21) debutta in prima assoluta al Teatro Studio V. Moriconi, Werther Project, singolare e curioso progetto ideato da Sonia Antinori, pluripremiata esponente della drammaturgia italiana contemporanea, nato dalla collaborazione di MALTE con Cohabitat/Assessorato alla Cultura della Provincia di Ancona e AMAT, in coproduzione con Scompagina 3 e con il sostegno di Fondazione Pergolesi Spontini, Centro Valeria Moriconi, Assessorato all'Integrazione del Comune di Jesi, Assessorati alla Cultura dei Comuni di Maiolati Spontini, Ostra e Staffolo, CIS, Loccioni. Dopo il debutto a Jesi - nell'ambito di Scompagina/3. Libri in scena con dedica a Valeria Moriconi - lo spettacolo sarà in scena il 28 marzo al Teatro Comunale di Montecarotto e il 31 marzo al Teatro La Vittoria di Ostra.

Esito del laboratorio condotto a partire dallo scorso ottobre da Sonia Antinori con attori non professionisti di origine africana, il progetto si connota per il coinvolgimento del pubblico in una sorta di 'prologo tecnologico'. Sonia Antinori ha infatti trasposto nel nostro tempo il romanzo epistolare I dolori del giovane Werther di Johann Wolfgang Goethe, trasformando le lettere del protagonista, come nell'originale all'amico e confidente Guglielmo, in altrettanti sms o e-mail indirizzati - a partire dallo scorso gennaio - a tutti coloro che hanno voluto immergersi in questa affascinante storia. Il linguaggio rotto dei moderni sistemi di comunicazione diviene qui il corrispettivo formale del discorso frammentato che infuria nella testa del protagonista innamorato di un'immigrata africana, mentre a ricoprire la parte dell'amico è stato chiamato (nello scambio epistolare del prologo) ogni singolo spettatore, coinvolto in un vero e proprio gioco di ruolo, amplificato come per effetto di specchi moltiplicatori. Da gennaio, per alcuni mesi, gli spettatori hanno testimoniato così in presa diretta il viaggio di questo Werther contemporaneo, cinico e inquieto, duro e disperato, nella crudele regione del vero sentire.

Come sono cambiati i rapporti umani più significativi nel quadro mutante dato dall'evoluzione tecnologica e dalla nuova società multietnica? I sociologi parlano di un epoca vuota e disincantata, dalle relazioni liquide. I fondamentali umani sono cambiati? Ha ancora significato parlare d'amore nel senso di struggimento, tensione, assoluto a cui ci ha allenato la letteratura? E di amicizia come di una comunione di anime? O i rapporti si sono definitivamente adattati alle regole di scambio che governano il pianeta? Esiste un liberismo sentimentale? E se ogni relazione è possibile, qual è l'amore impossibile oggi? Questi i quesiti che animano Werther Project.

Werther Project è scritto e diretto da Sonia Antinori. La mediazione interculturale con i partecipanti al laboratorio è curata da Stefania Scuppa, il training attorale da Fausto Caroli, Lucia Mascino e Fiorenza Montanari. Gli interpreti sono: Ciryelle Ahounan, Ruddi Amon, Magaye Cisse, Agnes Faye, Christiane Oumy Sene, Dramane Sylla, Mamadou Sylla, Dominique Tshisende, Nsima A. Udo-Umoren. I costumi sono di Stefania Cempini e il disegno luci di Francesco Dell'Elba.

Per meglio entrare nell'opera di Sonia Antinori giovedì 25 marzo alle ore 18 al Teatro Studio V. Moriconi di Jesi è prevista la presentazione - coordinata dal giornalista Giovanni Filosa - del volume di Luca Celidoni "Un nomadismo senza eccezione: Sonia Antinori" (collana Teatro di Marca).

Per informazioni e biglietti: biglietteria Teatro Pergolesi tel. 0731 206888.

articolo pubblicato il: 22/03/2010

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