Venerdì 12 marzo Muta Imago con Lev conclude al Teatro dell'Aquila di Fermo gli appuntamenti di Classico contemporaneo, rassegna promossa dal Comune di Fermo e dall'AMAT in collaborazione con la Regione Marche e il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e dedicata alle esperienze più giovani della scena che da anni affianca con successo la stagione di prosa.
Muta Imago è un raffinato gruppo romano vincitore del prestigioso Premio Speciale Ubu 2009, sorta di Oscar del teatro italiano, "corteggiato" dai maggiori festival italiani e amato dall'AMAT che da anni sostiene il suo lavoro. Aperto all'impiego di nuove tecnologie, con prestiti anche dal teatro delle ombre o dal cinema delle origini, Muta Imago nasce nel 2004 dall'incontro della regista Claudia Sorace, classe 1970 e diploma alla "Paolo Grassi", con il "dramaturg" Riccardo Fazi e con lo scenografo Massimo Troncanetti cui si è aggiunto l'attore e performer Glen Blackhall.
Partendo dalla provocazione della materia, Muta Imago riflette sulla possibilità di approfondire e dilatare i varchi spaziali e di senso rintracciabili nella realtà per far affiorare storie e momenti che permettano di ricostruire un'unitarietà perduta, quella che si può trovare ancora nell'essere umano.
"È un gruppo che si muove bene nei territori inquieti della ricerca" - come scrive Andrea Porcheddu su "delteatro.it" - "nell'invenzione dello spazio, con drammaturgie che hanno toccato ipotesi innovative, originali, con aperture alle visionarietà di arti performative che guardano più alle istallazioni della contemporaneità che non al consolidato mondo del repertorio classico."
Dalle memorie di un caso clinico di neuropsichiatra russo, Lev è un lavoro scenico coprodotto da Inteatro, nel più ampio contesto di Scenari Danza 2.0, il bando che sostiene i giovani talenti della scena contemporanea. Lev è uno spettacolo raffinato, che conferma la qualità del gruppo: con tre soli pannelli di plexiglas, uno spazio nudo pieno di farina, tre lampade, si disegnano immagini e prospettive, storie e fantasie. E Blackhall è Lev, uomo colpito da una pallottola, che ha perso la memoria: stimolato da una voce misteriosa, cerca di ricordare, cerca di capire. La solitudine dell'uomo si rifrange in immagini bellissime, commoventi, stupefacenti: frammenti di un passato, ricordi della gloriosa conquista sovietica dello spazio, suggestioni d'infanzia, amori perduti.
L'ideazione di Lev - diretto da Claudia Sorace - è di Glen Blackhall, Riccardo Fazi, Claudia Sorace e Massimo Troncanetti. La drammaturgia e il suono sono di Riccardo Fazi, la realizzazione della scena di Massimo Troncanetti, i vestiti di Fiamma Venvignati.
Con Classico Contemporaneo continua anche Scuola di platea, progetto di introduzione al teatro per gli studenti degli istituti superiori di Fermo promosso dall'AMAT e dal Comune di Fermo in collaborazione con il corso di Storia del Teatro dell'Università degli Studi di Urbino "Carlo Bo". Il progetto è finalizzato a formare i ragazzi alla cultura teatrale grazie all'ospitalità offerta alle compagnie nell'ambito della rassegna "Classico Contemporaneo". La partecipazione allo spettacolo è solo il momento centrale - per più di trecento studenti - di un programma che prevede un incontro propedeutico di approfondimento e, il giorno successivo lo spettacolo, l'incontro con la compagnia. Le scuole che partecipano al progetto sono il Liceo Classico "Annibal Caro", l'Istituto d'Arte "U. Preziotti", il Liceo Scientifico "T. C. Onesti", il Liceo sociopsicopedagogico "Annibal Caro" e l'Istituto Tecnico Industriale "G. M. Montani".
Per informazioni e biglietti: biglietteria del Teatro dell'Aquila (tel. 0734 284295). Inizio spettacolo ore 21.
articolo pubblicato il: 11/03/2010