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spettacolo
festival dei due mondi 2004

Giunto alla sua quarantasettesima edizione, sotto lo sguardo attento del direttore artistico Francis Menotti, anche quest'anno il cartellone del «Festival dei Due Mondi» si conferma una vetrina internazionale per compagnie ed artisti provenienti da tutto il mondo. Due sono le produzioni operistiche - segno del grande impegno rivolto alla diffusione del teatro musicale - proposte dal Festival dei Due Mondi 2004: dal teatro barocco con una "rarità" haendeliana alla proposta del lavoro di Victor Ullmann, riscoperta di uno dei lavori più interessanti della prima metà del Novecento.

La prima opera in programma è l'"Oreste". L'opera, di Georg Friedrich Haendel sarà diretta dal Maestro Daniel Beckwith e rappresentata nel teatro "bomboniera" Caio Melisso. Il secondo titolo presentato è "Der Kaiser von Atlantis", anche questo al Caio Melisso, di Viktor Ullmann, lavoro che mette in scena in chiave trasfigurata gli orrori e le speranze vissute dai prigionieri nel campo di concentramento di Terezìn. Sul podio a capo della Juilliard Orchestra, per una prova di grande spessore musicale, salirà James Conlon, direttore musicale dell'Opera di Parigi. Il cartellone musicale del Festival dei Due Mondi non si esaurisce con i due titoli operistici, proponendo una serie di concerti sinfonici, come il Concerto inaugurale, il 2 luglio, in piazza del Duomo che vedrà sul podio il giovane direttore Mark Stringer, già direttore a Spoleto lo scorso anno del "Lohengrin", che eseguirà i "Quadri di un'esposizione" di Mussorgski, l'"Apprendista stregone" di Paul Dukas e il "Mandarino meraviglioso" di Béla Bartok, esecuzione accompagnata dalle visualizzazioni a cura di Valerio Festi.

Il tradizionale Vilar Gala, concerto dedicato al Maestro Gian Carlo Menotti si terrà l'11 luglio e sarà diretto James Conlon con musiche dello stesso Menotti, di Barber e Dvorak. Ci sarà poi una serie di concerti nel ritrovato spazio della Rocca Albornoziana, luogo di magica suggestione e sorprendente resa acustica.

Infine il consueto Concerto finale in Piazza Duomo anche questo diretto da James Conlon che eseguirà i "Carmina Burana" di Carl Orff con il Coro dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia.

Come nelle passate edizioni ci saranno anche i Concerti di Mezzogiorno, appuntamenti musicali che hanno dato nel corso degli anni una netta caratterizzazione al Festival. Attraverso di essi il Maestro Gian Carlo Menotti ha scoperto il talento di solisti che si sono poi esibiti nelle più illustri sale di concerto del mondo.

Sempre il Caio Melisso ospiterà questa serie di concerti, tanto amata dal pubblico per il clima d'intimità familiare che li contraddistingue. Il programma prevede la partecipazione di giovani promettenti ma anche di consolidate stelle internazionali che interpreteranno pagine tra le più seducenti del repertorio cameristico. Tra gli artisti invitati: Jean Ives Thibaudet, Katia e Marielle Labèque, Roberto Cominati, Christopher Guzman, Lauria Buruiana, Horia Mihail, Jennifer Koh, Benjamin Hochman e The Ring Around Quartet, The Juilliard Chamber Music Ensemble, ed ancora altri in via di definizione.

Alla basilica di santa Eufemia, un altro classico tra gli appuntamenti del Festival è quello con l'Ora mistica dove la particolare attenzione al repertorio di musica sacra, la si deve al Maestro Gian Carlo Menotti che ha inventato un programma di concerti da svolgersi nella tarda serata, quasi a voler «purificare» l'animo invitandolo ad un'immersione di spiritualità musicale lontana dagli eccessi e dalle distrazioni della giornata.

Da un'idea di Francis Menotti si replica Umbria Segreta la rassegna giunta quest'anno alla sesta edizione. Un «magico» appuntamento che prevede esecuzioni di musica da camera e vocale portate nel cuore dei tesori artistici e paesaggistici della Valnerina. Da Amelia a Montefalco l'esperienza musicale viene esaltata dalla natura incontaminata e dalla fascinosa cornice delle chiese romaniche, dei piccoli chiostri che rendono l'impatto con l'evento indimenticabile.

Tra le proposte più attese dal pubblico del Festival, la programmazione della Danza al Teatro Romano. La prima compagnia ad esibirsi sarà Dance Brazil. Sempre per la danza latino americana, un'altra famosa compagnia di Harlem: Ballet Hispanico che proporrà per il Festival nuove e prestigiose coreografie. Mentre per la grande danza classica e moderna a Piazza del Duomo si terrà il grande Gala di Danza. Sullo sfondo illuminato della Cattedrale a cura di Gregor Alexander Hatala, primo ballerino dell'Opera di Stato di Vienna alcuni tra i migliori giovani talenti della scena internazionale si alterneranno in un programma denso e articolato.

Alla chiesa dei Santi Stefano e Tommaso, l'arte di animare le marionette è affidata alla compagnia Carlo Colla & figli che ripropongono i successi del passato rivisitati criticamente. Due gli spettacoli in cartellone: Il Guarany, opera del compositore brasiliano Carlo Gomes, un'opera avvincente che affronta il tema del colonialismo portoghese in America Latina. L'altro spettacolo, Alì baba s'ispira ad una delle fiabe delle "Mille e una notte" rivisitata in una chiave ironica, «assente nell'originale ma più pertinente al mondo delle marionette».

Protagonista per la prosa, al Teatrino delle Sei, John Paul Zaccarini, nella sua creazione "Throat". L'artista si esibisce in uno spettacolo di danze e physical theatre per la prima volta in Italia. Sempre per la prosa verrà ripresa la serie dedicata ai grandi processi dove grandi giuristi si affronteranno replicando i casi che hanno fatto la storia.

Nella sezione di Spoleto Cinema, un programma di retrospettive comprenderà un omaggio a due grandi attrici: Jeanne Moreau attrice simbolo del cinema francese e Ingrid Bergman stella del cinema internazionale. La sezione cinema del Festival dei Due Mondi rivolgerà come di consueto, una particolare attenzione ai giovani e giovanissimi, riprendendo un ciclo ormai rodato in passato, dove le più prestigiose Scuole di Cinema internazionali saranno invitate ad inviare i migliori cortometraggi prodotti.

Dopo il trionfale successo dello scorso anno, riconfermata la presenza al Festival dell'orchestra della Juilliard School of Music di New York la scuola di musica americana tra le più celebri al mondo. L'orchestra oltre ad eseguire le opere a la maggior parte dei concerti sinfonici contribuirà ai concerti di Mezzogiorno e ad una serie di esibizioni jazzistiche.

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