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cronache
la Spagna paradiso eolico

tra pochi anni in Spagna la produzione sarà molto superiore alla richiesta


Lo sviluppo dell'energia rinnovabile crea situazioni impreviste. Red Eléctrica de España (REE) calcola che nel 2014 inizierà a disperdere energia eolica di notte, non avendo abbastanza domanda né possibilità di immagazzinarla o esportarla.

Fino ad ora REE ha spento le centrali eoliche solo in situazioni eccezionali. L'ultima volta il 15 novembre scorso, quando ha disconnesso il 21 per cento delle torri per due ore perché la rete non sopportava la produzione. Ma il fenomeno proseguirà; in quattro anni si potrebbe perdere tra lo 0,6 ed il 4,7 per cento, a seconda se il tempo sarà secco o piovoso. In un anno normale si perderà il 2 per cento di energia eolica, quanto produce un reattore nucleare in quaranta giorni.

I dati, apparsi in una relazione commissionata alla REE, serviranno al governo spagnolo per scaglionare l'istallazione dei nuovi impianti. L'energia eolica viene prodotta in continuazione, ma la notte la richiesta cade moltissimo, mentre quella solare viene prodotta nelle ore in cui la domanda è forte.

Attualmente, nelle notti molto ventose, si lancia acqua verso l'alto e di giorno la si lascia precipitare, generando energia elettrica che viene esportata in Francia. Sicuramente, tra centrali nucleari, a gas e a carbone, impianti eolici e solari, la Spagna avrà da qui a pochi anni un surplus di energia che non sarà possibile esportare completamente.

Nel 2016, proseguendo con le istallazioni, la situazione si aggraverà se non circoleranno almeno tre milioni di auto elettriche che, ricaricando la batteria la notte, potranno far uso dell'energia eolica, ma comunque resta alta la preoccupazione, perché nel contempo si stanno impiantando anche centrali a gas. La preoccupazione è che ci sarà troppa energia che non potrà essere sfruttata o esportata.

articolo pubblicato il: 07/12/2009

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