Ricerche in corso 2009.2010 (erede della rassegna Altri percorsi) è il nuovo contenitore per promuovere le attività teatrali (teatro e danza) nelle sfaccettature più rappresentative della sensibilità contemporanea, promosso dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Macerata, fedele al suo obiettivo di valorizzare in maniera continuativa la cultura sia come strumento di coesione sociale e di aggregazione sia come accrescimento della consapevolezza del potenziale creativo dei cittadini, e dall'AMAT in collaborazione con la Regione Marche e il Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Il progetto - pensato come un unico cartellone - si caratterizza per realizzare contemporaneamente due linee di intervento: da un lato l'ospitalità nei teatri di Macerata delle più interessanti esperienze della scena nazionale e internazionale; dall'altro l'offerta di opportunità e sostegno alle realtà locali che sviluppano percorsi professionali sui linguaggi innovativi o comunque rappresentativi di un approccio contemporaneo al fatto scenico (tramite un invito a presentare proposte).
La prima "azione" di Ricerche in corso è il 16 e 17 ottobre la Vetrina Nuove sensibilità, una full immersion nel nuovo teatro italiano - realizzata in collaborazione con Il Teatro Stabile delle Marche - che presenta sei spettacoli ad ingresso gratuito di giovani registi emersi nel concorso nazionale Nuove sensibilità. L'inaugurazione è affidata alle ore 19 a Filippo Andreatta al Cineteatro Italia con Bios unlimited, racconti di esperienze uniche che sbiadiscono nella rapidità dei resoconti, nella somiglianza dei fatti accaduti.
Alle ore 21.30 Alessandro Sciarroni, artista marchigiano di grande sensibilità, presenta al Teatro Lauro Rossi If I was Madonna, un viaggio attraverso il corpo visto come zona di confine dell'identità partendo dalla figura che più di ogni altra è icona di questa idea di corpo, la pop star Madonna. La conclusione della prima giornata vede in scena Brugole di Lisa Nur Sultan e Emiliano Masala, lavoro che nasce da una riflessione sulle costrizioni invisibili di cui siamo vittime (Teatro Don Bosco ore 23). Il programma di sabato si apre alle ore 18 (Cineteatro Italia) con L'operazione di Rosario Lisma, quattro attori alle prese con un testo sulle Brigate Rosse e con il rapporto con un famoso critico che non si presenta al loro spettacolo. Alle ore 21.30 è la volta al Teatro Lauro Rossi di Kvetch [Piagnistei] di Tiziano Panici che a partire da un testo di Steven Berkoff, racconta di uomini e di rimpianti. La conclusione della Vetrina è affidata a Very contemporary men di Damiano Madia (ore 23 al Teatro Don Bosco); tre uomini in scena raccontano episodi di vita vissuta, ripensano se stessi e le loro origini, ricordano i miti che li hanno accesi e poi abbandonati.
Ricerche in corso il 23 febbraio apre una finestra sulla scena coreografica internazionale ospitando al Teatro Lauro Rossi l'olandese Ann Van Den Broek in I solo ment danzato da Dario Tortorelli e Cecilia Moisio.
Lo spettacolo è un solo composto da un duo indivisibile: uno sketch d'amore attraversato dalla smania di relazione con l'altro e contemporaneamente da una distanza irreversibile. Senza alcun apporto narrativo o descrittivo, il lavoro trae ispirazione dai comportamenti umani e - in un continuo alternarsi tra l'estetica della forma e l'emotività - traduce in danza l'inquietudine che attanaglia il nostro tempo. Definito da alcuni critici "minimalismo emotivo", lo stile dell'artista porta alla creazione di performance di forte intensità anche grazie ad interpreti capaci di coniugare l'urgenza di uno slancio dirompente con l'eleganza dei movimenti.
Ricerche in corso è anche un invito alle realtà locali che operano in campo artistico a presentare tramite bando progetti teatrali e di danza che indaghino in maniera professionale i connotati del vocabolario creativo del presente. Le singole proposte sono state valutate da una commissione composta da Gilberto Santini (direttore AMAT e docente di storia del teatro e dello spettacolo università di Urbino), Lucia Ferrati (direttore della Rete Teatrale del Teatro Stabile delle Marche) e Gemma Alfonsi (referente dell'Assessorato alla Cultura del Comune di Macerata). Nove sono risultati i progetti meritevoli di sostegno, che andranno in scena in vari spazi teatrali di Macerata tra gennaio e giugno 2010, secondo il seguente schema: sostegno, tramite contributo di euro 6.000, all' Associazione Culturale Metronhòmme con Panopticon - realtà e illusione a teatro, all'Associazionene Culturale Ecate Teatro con Odradek in Amerika e all'Associazione Culturale e Cinematografica Nuovo Cinema con Being/stati; sostegno, previa ridefinizione progettuale di concerto con Comune di Macerata e Amat, tramite contributo di euro 3.000 all' Associazione Culturale Teatro Rebis con Di una specie cattiva (in scena al Teatro Lauro Rossi il 31 marzo) e all'Associazionene Culturale MonteConero Teatri con Città di vizi e lazzi.
Inoltre, qualora fosse possibile reperire risorse ulteriori, si segnalano come meritevoli di sostegno i seguenti progetti: Sperimentale Teatro A con Il doppio nel comico. Strutture e funzioni drammaturgiche nello spazio del doppio e della sua costruzione scenica, Associazione Culturale Teatro della Plebe con "L'Amante" di Pinter, l'Associazione Culturale CTR con La risposta sta soffiando nel vento. Vent'anni di musica e parole e l'Associazione Culturale Casa nelle Arti con Hamlet/Amleto.
Info: AMAT 071 2075880, biglietteria dei Teatri 0733 230735, www.amat.marche.it, www.comune.macerata.it.
ingresso gratuito
Nuove sensibilità ha lo scopo di far emergere nuovi talenti, con i loro linguaggi e le loro aspettative. Per questo fornisce a giovani attori, registi, scenografi, costumisti, lo spazio e il supporto tecnico necessari a dare vita a una creazione artistica, nonché la possibilità di intrecciare relazioni proficue con produttori e distributori.
Ripartire dall'emozione, dallo stupore e dal piacere del teatro - che comporta il senso dell'esserci - come atteggiamenti primari, coniugando la densità dell'esperienza sociale, civile, umana con la ricerca di nuove forme e relazioni artistiche, comunicative, espressive: in questo consiste Nuove sensibilità.
Nuove sensibilità è promosso da: ETI Ente Teatrale Italiano, Nuovo Teatro Nuovo di Napoli, Teatro Pubblico Campano, AMAT/Teatro Stabile delle Marche, Teatro Pubblico Pugliese, Fondazione Teatro Piemonte Europa, TIEFFE Teatro Stabile d'Innovazione di Milano.
Sono giovani padri, come noi siamo vecchi figli. Tutti destinati alla scomparsa, anche con ciò che ci lega ma che è legato a noi: la tradizione, la confessione religiosa, il fascismo. Ci stanno sostituendo degli uomini nuovi, portatori di valori tanto indecifrabili quanto incompatibili con quelli, così drammaticamente contraddittori, finora vissuti. Pier Paolo Pasolini
16 ottobre Cineteatro Italia h 19
FILIPPO ANDREATTA, OHT / COMPAGNIA GLI IPOCRITI & TEATRO PUBBLICO CAMPANO
BIOS UNLIMITED
durata 30 minuti
Una piccola calca di case dalle proporzioni vagamente umane, cabine misteriose perché accostate una all'altra, una vicinanza che rende anonimi, pressoché invisibili. Dagli interstizi delle pareti sfuggono dei ricordi, piccoli pezzi di vita, informazioni che si mescolano una all'altra. Esperienze uniche che sbiadiscono nella rapidità dei resoconti, nella somiglianza dei fatti accaduti.
16 ottobre Teatro Lauro Rossi h 21.30
ALESSANDRO SCIARRONI / TEATRO STABILE DELLE MARCHE & AMAT
IF I WAS MADONNA
durata 60 minuti
Un viaggio attraverso il corpo visto come zona di confine dell'identità, dell'ibridazione tra l'io e l'altro, tra una cultura e un'altra, tra il reale e il virtuale partendo dalla figura che più di ogni altra è icona di questa idea di corpo, la pop star Madonna. Tuttavia non è la cantante al centro della pièce, ma ogni persona che ha la possibilità di poter indossare, anche se solo per il tempo della rappresentazione, il sogno di qualcuno che non è.
16 ottobre Teatro Don Bosco h 23
LISA NUR SULTAN & EMILIANO MASALA / NUOVO TEATRO NUOVO
BRUGOLE
durata 60 minuti
Brugole nasce da una riflessione sulle costrizioni invisibili di cui siamo vittime: i divieti interiorizzati, gli imperativi acriticamente accettati, la fede nelle scelte della massa. Racconta un mondo che gira a vuoto, un infinito smontare e rimontare pezzi senza più alcuna progettualità, nonostante l'impressione di estrema razionalità: si monta, si smonta ma non si costruisce più nulla. È l'epitaffio dell'homo economicus, che si rivela in tutta la sua triste inconsapevolezza: preoccupato di stare al passo, di non lasciarsi sfuggire le occasioni che sono sempre altre e sempre di più. Ha come unico modo per sopravvivere all'angoscia, inventarsi scadenze e piccole emergenze. Nuove urgenze. Per sottostare alla "tirannia dell'istante", dove il carpe diem ha sostituito il memento mori.
17 ottobre Cineteatro Italia h 18
ROSARIO LISMA / FONDAZIONE TEATRO PIEMONTE EUROPA
L'OPERAZIONE
durata 110 minuti
Anno 2009: quattro attori mettono in scena un proprio testo sulle Brigate Rosse negli anni di Piombo ma, durante le prove, si scontrano e riflettono sulla situazione di precariato assoluto nel lavoro, soprattutto facendo gli attori. Lo spettacolo ha successo ma un famoso critico, vera ossessione dei quattro, non si presenta allo spettacolo. Allora, come i brigatisti degli anni 70, i quattro lo rapiscono per costringerlo a vedere la loro opera.
17 ottobre Teatro Lauro Rossi h 21.30
TIZIANO PANICI / PIERFRANCESCO PISANI & ARGOT PRODUZIONI
KVETCH [piagnistei]
durata 80 minuti
A partire da un testo di Steven Berkoff, questo è un racconto di uomini e di rimpianti: le vite meschine dei personaggi sono segnate da terribili piagnistei, da un continuo lamentarsi con se stessi e con gli altri, da un eterno piangere la sconfitta. Intrappolati in una realtà ripetitiva e alienante, loro vivono un'esistenza fatta di piccolezze e colpi bassi, dove i pensieri sono molto più concreti di una vita di menzogne.
17 ottobre Teatro Don Bosco h 23
DAMIANO MADIA / TIEFFE TEATRO STABILE DI INNOVAZIONE
VERY CONTEMPORARY MEN
durata 60 minuti
Tre uomini in scena. Chi sono? Tre padri? Tre figli? Di certo sono tre prodotti della cultura contemporanea che si raccontano al pubblico, lo deridono, lo seducono parlando dei loro figli e del mondo in cui devono crescerli, dei loro padri e di un mondo patinato che ricordano attraverso motivi pop e jingle televisivi. Raccontano episodi di vita vissuta, ripensano se stessi e le loro origini, ricordano i miti che li hanno accesi e poi abbandonati.
31 marzo '10 | Teatro Lauro Rossi
Teatro Rebis
DI UNA SPECIE CATTIVA
drammaturgia Eleonora Sarti
con Silvia Sassetti
regia Andrea Fazzini
musiche Paolo Marzocchi
sonorizzazione Stefano Sasso
tecnico luci Stefano Giaroni
tecnico audio Andrea Lambertucci
scenotecnica Nicola Bruschi
coordinamento coreografico Yumiko Yoshioka
assistenti di scena Meri Bracalente, Lorenzo Pennacchietti
foto e grafica Marco Di Cosmo
organizzazione Silvia Castellani
Di una specie cattiva è un poema lirico per movimenti lunari e voce ricomposta, ispirato all'universo poetico di Sylvia Plath, e soprattutto al rapporto "squilibrato", ferocemente sincero che la poetessa americana "sopportava" con la propria vita, e più in particolare con la propria maternità.
Maternità agognata, rifiutata, maternità disperata, maternità prematurata, maternità maledetta.Ma il riferimento all'universo umano e simbolico della Plath reppresenta anche un transfert artistico ideale per un'indagine sulle dinamiche dell'ispirazione, sulle torture dell'ambizione, sulla complessa inafferrabilità del linguaggio velato, della comunicazione sottile.
Spostare l'obbiettivo dalla falsa ovvietà della "santa madre" legata da amore incondizionato ai propri figli, alla difficile relazione che una donna si sforza di interpretare, di risolvere, di "contrattare" con il proprio corpo in trasformazione, con la propria vita in dipendenza.
Soffermarsi sulle sonorità della vergogna, sui silenzi della rabbia, sulle lontanze della parola - tracciare un percorso in fragile dissoluzione di movimenti colti nel loro tremore interno.
Questi sono i punti di partenza per indagare liricamente, con un linguaggio d'astrazione, "sfigurativo", le implicazioni di una vita segnata dalla poesia e dalla lotta per proteggerne il respiro e la dignità.
Ad Ars Amando viene presentato il terzo studio scenico dello spettacolo, il cui debutto è previsto per il 2010, e che prosegue il percorso già intrapreso a partire dal 2008 attraverso le residenze di Shloss Broellin (Germania) e San Ginesio e la partecipazione al Premio Scenario '09.
articolo pubblicato il: 18/10/2009