In Inghilterra nel 1912, la famiglia Birling festeggia il proprio benessere finanziario e il fidanzamento della figlia Sheila con un giovane industriale. Abiti da sera, cena e vini d'annata. Mentre tutto fila liscio verso la conclusione, bussano alla porta: un ispettore di polizia deve porre delle domande al capo famiglia, Arthur... Un inizio folgorante per una commedia a carattere giallo, piena di suspense. Il poliziotto mette in crisi la serata, la famiglia, gli affari, il fidanzamento e tutto il resto. Sulla storia aleggia la morte violenta di una giovane donna. Ecco una combine che non ha eguali nel teatro del novecento, di cui J.B.Priestley ne è un rappresentante esemplare: thriller e dramma borghese. Le ipocrisie dell'alta società che si mischiano al disagio del ceto meno abbiente, che soccombe. Le colpe che si materializzano e diventano spauracchi agli occhi della famiglia Birling che prova a scaricare le proprie responsabilità. Un interrogatorio poliziesco che dura un'intera notte, non risparmiando niente e nessuno. Una serie di colpi di scena alla Hitchcock che cambia ogni volta il nome dell'assassino, coinvolgendo i protagonisti, presunti ignari e presunti colpevoli, in una sarabanda surreale e velenosa, che non conosce sosta e che ha termine alle prime luci dell'alba.
TEATRO MANZONI, Milano
UN ISPETTORE IN CASA
BIRLING
di John Boynton Priestley
traduzione Giovanni Lombardo Radice
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conPAOLO FERRARI ANDREA GIORDANA
Crescenza Guarnieri
Cristina Spina Vito Di Bella
Mario Toccafondi Loredana Gjeci
regia
Giancarlo Sepe
scene Almodovar
costumi Giovanni Ciacci musiche Harmonia Team
articolo pubblicato il: 14/10/2009