Quando l’oscurità si insinua nei vicoli di Firenze e nelle valli silenziose delle Dolomiti, c’è solo una donna capace di attraversarla senza paura: il commissario Emma Antinori. Con “L’algoritmo di Kovàcs”, pubblicato da Armando Curcio Editore, Barbara Fabbroni firma il ritorno di una protagonista ormai cult nel panorama del noir italiano, in un’indagine che scava nei meandri più inquietanti dell’animo umano e della criminalità organizzata internazionale.
Emma Antinori, psicologa e criminologa, è la voce delle vittime. Il suo sguardo taglia il buio, la sua mente analitica è l’arma più affilata contro il male. Ma questa volta, il nemico è qualcosa di più profondo di un semplice assassino. Una rete invisibile, tentacolare, che non lascia tracce ma semina morte. Firenze trema. E in un crescendo di tensione e mistero, le indagini si spostano fino alla quiete apparente delle Dolomiti, dove nulla è come sembra.
Dietro ogni crimine, c’è un algoritmo. Dietro ogni algoritmo, una mente oscura.
Emma dovrà affrontare una spirale di menzogne, segreti e manipolazioni, dove la logica vacilla e la verità si nasconde dietro volti insospettabili. Ma anche quando tutto sembra perduto, c’è sempre un frammento di luce. Forse un amore. Forse solo un ricordo. O forse la determinazione feroce di chi ha giurato di non arrendersi mai.
Barbara Fabbroni – psicoterapeuta, criminologa, giornalista e volto noto della televisione italiana – ci regala un thriller psicologico potente e raffinato, un viaggio dentro l’anima, tra atmosfere cupe, dialoghi intensi e colpi di scena magistralmente orchestrati. Con oltre 3 milioni di follower su Instagram, è una delle voci più seguite e amate nel panorama della cronaca nera e della divulgazione psicologica.
Tra i suoi successi editoriali ricordiamo: Il killer delle bambole di porcellana, L’amore, forse, Amélie, Love in The City e il saggio bestseller Sesso e seduzione.
Con L’algoritmo di Kovàcs, Emma Antinori diventa più che mai un simbolo di forza, intuizione e coraggio femminile. Un thriller che non si dimentica. Un caso che ti entra sottopelle.
articolo pubblicato il: 29/04/2025