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teatro
"Il piacere - I"

a Teatri di Vita di Bologna, al Teatro Libero di Palermo ed al Teatro Fontana di Milano


Aveva solo 26 anni Gabriele D’Annunzio quando pubblicò il suo primo e celebre romanzo, un piccolo gioiello del decadentismo: “Il piacere”, che mette in scena il suo alter ego, il giovane raffinato e sensuale Andrea Sperelli, innamorato di una donna che non può più amarlo. Prima dell’evoluzione vitalistica e politica, che hanno bloccato lo scrittore pescarese in pesanti giudizi e stereotipi, la sua scrittura aveva il sapore di una sperimentazione assoluta, che Andrea Adriatico rilegge nella prima tappa di un progetto dedicato a questo romanzo, tra fedeltà al testo e intelligenza artificiale. Si inizia infatti con “Il piacere - I”, concentrato solo sul primo capitolo, sull’attesa del ritorno dell’amata nella casa piena di memorie e oggetti ricercati. In scena, a moltiplicare in un’inedita coralità il testo sono Nicolò Collivignarelli, Sofia Longhini, Michele Balducci, Innocenzo Capriuoli, Alessio Genchi, Massimo Giordani. Lo spettacolo, prodotto da Teatri di Vita, con il patrocinio della Fondazione Il Vittoriale degli Italiani e del Centro Nazionale di Studi Dannunziani, debutta in prima nazionale a Teatri di Vita (via Emilia Ponente 485, Bologna; tel. 333.4666333; teatridivita.it): venerdì 14 marzo alle ore 21, sabato 15 marzo alle ore 20 e domenica 16 marzo alle ore 17. E sarà poi replicato al Teatro Libero di Palermo venerdì 28 e sabato 29 marzo, e al Teatro Fontana di Milano da domenica 13 a martedì 15 aprile.

“Il piacere - I” è presentato a Bologna nell’ambito della stagione “Decadenza. Vestigia degli anni Venti” di Teatri di Vita, realizzata con il contributo del Comune di Bologna, della Regione Emilia Romagna e del Ministero della Cultura.

Il piacere - I di Gabriele D’Annunzio riletto da Andrea Adriatico e Nicolò Collivignarelli, Sofia Longhini e Michele Balducci, Innocenzo Capriuoli, Alessio Genchi, Massimo Giordani e Andrea Barberini, Giovanni Santecchia per le scene e i costumi e Eric Benda, Lorenzo Fedi per suono, immagini e allestimento e Anas Arqawi, Giulia Serinelli per la cura prodotto da Saverio Peschechera produzione Teatri di Vita con il contributo di Comune di Bologna, Regione Emilia-Romagna, Ministero della Cultura con il patrocinio della Fondazione Il Vittoriale degli Italiani e del Centro Nazionale Studi Dannunziani

prima nazionale

Il romanzo Il piacere di D’Annunzio è un classico del decadentismo, ambientato nella cornice della Roma rinascimentale e barocca, che racconta la passione tra Andrea Sperelli ed Elena Muti. Il protagonista incarna il modello dell’eroe decadente che intende la propria esistenza come ricerca delle molteplici sfumature della bellezza e del piacere. Andrea Adriatico affronta la scrittura di D’Annunzio come una sfida alla sua trasposizione e reinvenzione scenica, mettendo in rotta di collisione il racconto passionale e individuale descritto nella cornice storica degli anni ottanta dell’800, con la temperie storica attuale. Un progetto di grande respiro che si sviluppa in diversi spettacoli. Si comincia con la tappa dedicata al Libro I con cui inizia il romanzo. Dopo Petrolio di Pasolini e Camere separate di Tondelli, Adriatico continua la sua esplorazione scenica della scrittura letteraria, sperimentando inedite formule di teatro-romanzo. Andrea Adriatico, fondatore di Teatri di Vita, è regista teatrale e cinematografico, e architetto. Con i suoi spettacoli esplora le urgenze dei tempi contemporanei, confrontandosi con la politica (come in XYZ. Dialoghi leggeri tra inutili generazioni), i generi (come in eve) e i conflitti (come nell’ultimo Le amarezze di Koltès). I suoi ultimi film, presentati alla Festa del Cinema di Roma, sono Gli anni amari, distribuito a livello internazionale, che ha raccontato la biografia di Mario Mieli, intellettuale del movimento gay, e La solitudine è questa, docufilm su Pier Vittorio Tondelli.

articolo pubblicato il: 09/03/2025

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