Dal 16 al 19 settembre prossimi, presso il Teatro Cavallerizza e lo Spazio Gerra di Reggio Emilia, si apre l'ottava edizione del REGGIO FILM FESTIVAL. Dopo il successo della parentesi primaverile con Mondinpiazza attorno all'importante tema dell'intercultura (17 aprile scorso), si tirano le fila per una delle principali rassegne italiane dedicate al cortometraggio internazionale. Tema di questa edizione del Festival la FOLLIA: un invito ai filmaker di tutto il mondo ad esprimersi su uno dei temi basilari della dimensione conscia e inconscia dell'essere umano, divenuto uno dei tratti distintivi del mondo contemporaneo. Gli organizzatori hanno previsto una serie di incontri, mostre, spettacoli ed approfondimenti. La scelta nasce dalla consapevolezza che Reggio Emilia è fortemente sensibile a questo tema, soprattutto a causa dell'esistenza del grande manicomio di San Lazzaro, alla periferia della città, che è arrivato ad ospitare più di 2000 pazienti.
Una seconda sezione, SPAZIO LIBERO, offre invece una vetrina delle migliori opere provenienti da tutto il mondo.
Una sezione speciale, infine, è stata riservata espressamente ai cortometraggi realizzati dalle scuole sul tema del dialogo interculturale nei contesti educativi.
Giunto alla sua ottava edizione, il REGGIO FILM FESTIVAL si pone sempre di più come un evento di importanza internazionale. Saranno presentate opere provenienti da molti paesi stranieri, dall'Iran all'Iraq, dalla Bulgaria all'Australia e dall'Africa.
Per quanto riguarda le opere provenienti dall'Italia, si rileva una maggiore affezione al cortometraggio, solitamente relegato, nella nostra penisola, a trampolino di lancio per la realizzazione di lungometraggi. In realtà, complici i nuovi sistemi di fruizione dell'audivisivo, quali ad esempio Youtube, Twitter e Facebook, il cinema breve sta diventando assai seguito anche in Italia. Ne è una prova la presenza di molti attori famosi, che si cimentano sia come attori che in veste di registi. Quest'anno la selezione vanta opere di Neri Marcoré, Raoul Bova, Ivano Marescotti e tanti altri.
In tutti questi anni la crescita del Reggio Film Festival, la cui Direzione Artistica è di Alessandro Scillitani, è stata una continua dimostrazione di come una buona progettazione riesca spesso a sopperire alle scarse disponibilità economiche.
Molteplici le letture del tema della follia. Si va dall'interpretazione più classica della follia, attraverso documentari su Basaglia e sulla malattia, a cortometraggi in cui si indaga l'aspetto metaforico, a situazioni visivamente folli, creazioni visionarie, che richiamano Lynch o Terry Gilliam, alla follia come fuga dalla società, alla follia della guerra, della violenza e della solitudine.
Il Festival si collocherà all'interno di una serie di iniziative che il Comune di Reggio Emilia,l'AUSL,il Dipartimento di Salute Mentale e la Provincia di Reggio Emilia dedicheranno alla Salute Mentale.
Si inizierà sabato 12 settembre con Cinetica, notte del cinema organizzata dal Comune di Reggio Emilia.
Dal 14 al 18 settembre, la rassegna "La parola e le voci" proporrà incontri con autori e presentazioni di esperienze originali nel campo della narrativa.
Dal 19 al 27 settembre si terrà la IV edizione della Settimana della Salute Mentale, ricca di convegni e seminari di studio, incontri con la città e con le scuole, momenti di festa e rappresentazioni teatrali.
Il Reggio Film Festival sin dalla nascita si è da subito caratterizzato tramite la scelta di un tema, declinato attraverso diverse modalità, come del resto lo stesso cinema che raccoglie in sé le varie discipline artistiche, dalla musica alla danza alla parola.
La struttura organizzativa del Festival è stata, sin dalla sua prima edizione, di carattere estremamente partecipativo.
Lo staff è costituito in gran parte di appassionati e di cinefili, ma anche di esperti del settore, di operatori culturali, di tutti coloro che a vario titolo decidono di diventare compagni di viaggio. Si è così costruita nel tempo una fitta rete di relazioni che ha permesso di progettare le varie edizioni del Festival, con l'obiettivo di coinvolgere la città a vari livelli.
Negli ultimi anni il Festival ha assunto una dimensione sempre più importante, le opere arrivano in numero sempre maggiore ormai da tutti i continenti e ovviamente lo staff che visiona le centinaia di opere arrivate può offrire al pubblico una selezione di livello sempre più alto.
Le opere vengono tutte tradotte e sottotitolate in italiano mediante le moderne tecnologie.
Sembra davvero passato tanto tempo dall'arrivo dei corti in VHS che hanno caratterizzato le prime edizioni del Festival, in anni in cui c'era ancora chi si cimentava con strumentazioni analogiche, oggi ormai quasi dimenticate.
La notorietà del Festival ha fatto sì che non siano solo i singoli filmaker a spedire le loro opere, ma anche alcune case di produzione cinematografiche straniere e altre istituzioni europee inviano le loro selezioni di corti con lo scopo di promuoverne la diffusione tramite la manifestazione reggiana.
Fra gli ospiti che hanno partecipato all'iniziativa dal 2002 ad oggi, ricordiamo: Marco Bellocchio, Gianni Amelio, Matteo Garrone, David Riondino, Mauro Pagani, Diego De Silva, Marcello Fois, Patrizio Roversi, Maurizio Nichetti il premio Nobel Dario Fo, Maria Grazia Cucinotta, Violante Placido, Pes.
articolo pubblicato il: 24/08/2009