L’Accademia Nazionale di Santa Cecilia offre al pubblico del MUSA, il Museo degli Strumenti Musicali (Auditorium Parco della Musica), una rassegna di concerti a ingresso libero i cui protagonisti sono i giovani e promettenti allievi dei Corsi di perfezionamento. Nel mese di gennaio, due incontri saranno dedicati alla “Giornata della Memoria”, con musiche di autori che hanno perso la vita nei campi di sterminio, o di compositori che si sono fatti custodi della memoria di questi eventi. Gli incontri si svolgeranno nel Museo degli Strumenti Musicali e saranno preceduti da una breve introduzione al programma, o una presentazione degli strumenti storici conservati nel Museo.
Il primo incontro, dal titolo Al piano I: Voci scomparse, è previsto martedì 21 gennaio (ore 16.30) e vedrà protagonista Dimitri Malignan, allievo del Corso di perfezionamento di pianoforte di Benedetto Lupo. Durante il concerto, Malignan darà ‘voce’ alle musiche di compositori che non hanno più fatto ritorno dalla deportazione, come gli olandesi Leo Smit e Frieda Belinfante. In programma è previsto anche un adattamento pianistico del brano Kaddish di Ravel, composto nel 1914 su melodie tradizionali ebraiche.
In occasione del secondo appuntamento, previsto martedì 28 gennaio (ore 16.30), gli allievi del corso di musica da camera di Ivan Rabaglia eseguiranno il programma Intrecci sonori: la memoria è già dolore, con musiche di Šostakovič e Messiaen, autori che con la loro arte hanno impresso nella memoria collettiva questi eventi, o temi che vi sono collegati. Messiaen, in particolare, è stato prigioniero di guerra in un campo di lavoro, dove ha composto uno dei suoi brani più noti, il Quatuor pour la fin du temps.
L’iniziativa fa parte di Memoria genera Futuro, il programma di appuntamenti promosso dall’Assessorato alla Cultura di Roma Capitale in occasione del Giorno della Memoria 2025.
articolo pubblicato il: 17/01/2025