Mercoledì 6 novembre (Conservatorio di Torino, ore 20.30) arriva per la prima volta all’Unione Musicale Janine Jansen, considerata una delle più grandi violiniste del nostro tempo, interprete acclamata per la padronanza tecnica e l’entusiasmo trascinante.
Jansen, che sul palco sfodera carisma e una personalità accesa e travolgente, nella vita di tutti i giorni è un’antidiva che si porge al pubblico in modo affabile e con estrema semplicità.
Lei, che qualche anno fa aveva dichiarato in un’intervista con sana autoironia «Ho iniziato gracchiando», ora suona con le più grandi orchestre del mondo, da New York a Parigi, da Vienna al Giappone.
A Torino arriva nelle vesti – a lei care – della musicista da camera, in coppia con uno dei suoi pianisti accompagnatori d’elezione Sunwook Kim, artista raffinato e pluripremiato che è eccellente partner musicale di molti tra i migliori solisti in circolazione
Il duo presenta un programma interamente romantico, che traccia un ideale dialogo tra Clara Wieck Schumann e Johannes Brahms, il cui profondo legame, durato ben 43 anni, è oggetto da sempre di grande curiosità, alimentata anche dalla distruzione, per loro volontà, di gran parte della corrispondenza. Quella tra Clara e Johannes fu una amicizia speciale, fatta di confidenze, di viaggi e concerti, di amici e incontri, di problemi e dubbi e… di tanta musica!
Brahms infatti inviava a Clara molte delle sue composizioni ancora fresche di inchiostro, per chiederle consigli e opinioni. A lei vennero dedicate le prime due Sonate per violino e pianoforte – l’op. 78 e op. 100 – che suscitarono una reazione entusiasta: «Mi ha commosso la tua nuova Sonata. L’ho provata non appena l’ho avuta fra le mani: lacrime di gioia. Dopo l’incantevole primo tempo, puoi immaginare la felicità quando giunsi al terzo, con la mia melodia preferita […] il cuore batte forte».
Sull’onda dell’entusiasmo Brahms compose anche l’esuberante Sonata per violino e pianoforte op. 108 (dedicata a Hans von Bülow). Clara, che soffriva di artrite, non poté eseguirla al pianoforte ma non ebbe alcun dubbio: «Ancora una volta ci hai offerto un regalo meraviglioso!»
Nel cuore della serata torinese si ascolteranno le 3 Romanze op. 22, oggi tra le opere di musica da camera più popolari di Clara Wieck Schumann, pianista virtuosa e compositrice. Furono composte in un turbine d’ispirazione nel 1853, quando ormai la salute del marito cominciava a declinare. Il carattere sognante e meditativo di queste pagine riflette il più sincero spirito romantico, che talvolta lascia spazio a dialoghi di intenso lirismo.
Le 3 Romanze op. 22 rivestono un'importanza particolare anche ai consigli forniti a Clara durante la stesura da due grandi violinisti dell’epoca come Joseph Joachim e Wilhelm Joseph von Wasielewski, che fornirono indicazioni su diteggiatura, arcate e fraseggio.
Curiosità: Janine Jansen suona lo Stradivari “Shumsky-Rode” del 1715, messole a disposizione da un benefattore europeo. Ha certamente un feeling speciale con questi eccezionali strumenti, tanto che per l’incisione del suo album 12 Stradivari (con Antonio Pappano al pianoforte) ha potuto suonare ben 12 tra i più preziosi violini realizzati dal liutaio cremonase, radunati per lei da tutto il mondo.
articolo pubblicato il: 24/10/2024