Iván Fischer inaugura la sessantasettesima edizione del Festival dei Due Mondi alla testa della Budapest Festival Orchestra con il capolavoro di Richard Strauss, Ariadne auf Naxos. Per l'apertura di Spoleto67 il direttore ungherese scava nelle origini dell’opera per restituirci una messinscena che unisce la suite dal Borghese gentiluomo, presentata con un'azione coreografica, all’opera su libretto di Hugo von Hofmannsthal, di cui cura anche la regia con Chiara D’Anna.
Ariadne, sedotta e abbandonata da Teseo sull’isola di Nasso, e Zerbinetta, allegra donna del suo tempo intenta al gioco degli amori, sono le eroine di due intere tradizioni, due anime del teatro. L’una trascolora nell’altra, giocando all’azzardo del mito che abbraccia la commedia dell'arte. In scena un cast internazionale con Emily Magee nella parte di Ariadne, Andrew Staples nei panni di Bacco e Anna Lena Elbert in Zerbinetta. Un’opera esaltante, estrema, che celebra la donna, il teatro e i più dolci piaceri della vita.
Ariadne è la principessa di Creta, sedotta e abbandonata da Teseo sull’isola di Nasso. Zerbinetta è un’allegra “comune mortale”, intenta al gioco degli amori che la circonda. L’una chiusa nel dolore, l’altra radiosa nella gioia. L’una emblema della fedeltà, l’altra della leggerezza.
Sono le eroine di due intere tradizioni, due anime del teatro: una nata per sorprendere e divertire, l’altra per sondare le profondità dell’uomo.
La distanza che le separa non basta a frenare il capriccio dell’aristocratico padrone di casa viennese che, nel prologo dell’opera di Strauss, decide che i due spettacoli in programma andranno in scena contemporaneamente, pena perdersi gli immancabili fuochi d’artificio a mezzanotte. Ed è qui che si scopre – Richard Strauss e il suo librettista Hugo von Hofmannsthal per primi, e noi a seguire – che i confini tra dramma e commedia sono molto meno rigidi di quanto ci aspettavamo. Il mito greco è percorso dall’energia esilarante della commedia dell’arte. Sull’isola di Nasso approdano Arlecchino, Brighella e tutto il loro arsenale di scherzi, lasciando le ninfe stupefatte della loro presenza così rinfrescante.
Iván Fischer aggiunge uno specchio al gioco inventato da Strauss e von Hofmannsthal. Affiancato nella regia dall’esperta di commedia dell’arte Chiara D’Anna, Fischer crea una nuova messinscena che comincia come un concerto: la Budapest Festival Orchestra suona la Suite da Le bourgeois gentilhomme , che Strauss considerava la sua musica preferita, nonostante sia stato costretto a escluderla dalla prima versione di Ariadne auf Naxos. Presto gli attori comici entrano in scena. Il palcoscenico non è più il pavimento sul quale i professori d’orchestra poggiano i piedi, è il luogo magico che attende lo svolgersi di una storia. È allora che i cantanti possono entrare.
Musica, tragedia e commedia trascolorano l’una nell’altra, non siamo più sicuri di riuscire a scorgerne i contorni.
Un’esposizione di costumi storici dell’opera Ariadne auf Naxos andata in scena al Festival nel 1984 sarà ospitata presso il foyer del Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti per l’intero periodo del Festival. L’esposizione è a cura della Fondazione Festival dei Due Mondi.
Biglietti: première da 25 € a 100 € e replica da 20 € a 80 €
Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti
venerdì
28
giugno
ore
20:00
domenica
30
giugno
ore
16:00
durata 2h 30' con intervallo
articolo pubblicato il: 27/06/2024