Una donna cui erano state amputate le gambe quando era bambina, può adesso nuotare grazie ad
una coda di sirena.
La pinna è stata costruita dalla Weta Workshop, una ditta specializzata in effetti speciali
cinematografici, ma anche in costumi e trucchi.
La cinquantenne Nadya Vessey è nata con una malformazione alle gambe; a sette anni dovettero
amputargliene una e a sedici l'altra.
Cominciò a nuotare togliendosi le protesi utilizzate per camminare, raggiungendo ottimi
risultati.
L'idea di ricorrere all'uso di una pinna le venne quando un bambino le chiese perché non
avesse le gambe; lei rispose che era una sirena.
Chiese così aiuto alla Weta Workshop e la ditta creò un prototipo a tre dimensioni da cui
trasse il supporto definitivo, una struttura in policarbonato rivestita di lycra.
Nadya ha dovuto imparare a nuotare secondo un nuovo stile fatto di movimenti ondulari; spera
di tornare presto alle gare di nuoto.