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Il giorno arriva

Mirna Martini

di Gordiano Lupi

Sono passati quarant’anni dalla prima drammatica ondata di Covid che ha sconvolto il mondo. Ormai la pandemia è un lontano, anche se epocale, ricordo; tuttavia gli effetti degli eventi che si erano susseguiti in quel periodo continuano a protrarsi avanti nel tempo in modo inesauribile, nello scenario di un futuro prossimo. Cristina è ormai un’anziana donna che proprio al limitare della propria vita, scopre che non tutto le era stato svelato tra i suoi affetti più cari, avendo vissuto fino a quel momento nell’inconsapevolezza, immersa in una realtà ben diversa da quella che affiora ogni giorno di più. Costretta ad affrontare situazioni fuori dalla sua portata, comincerà a vacillare proprio quando credeva di poter godere in serenità ciò che le restava della sua esistenza. Le burrascose vicende che scuotono il mondo nell’arco di quarant’anni, fanno da sfondo alla sua esistenza, al centro della quale resteranno saldi gli irrinunciabili legami famigliari.

È Cristina ad aprire il sipario del testo di Mirna Martini. Cristina è una giovane madre, la cui vita viene scossa da un evento imprevisto. Uno dei suoi tre figli, il maggiore Alex, si accascia al suolo, tra le mura della sua casa, è il “mostro covid”, quello che sembra essersi insinuato nella barricata routine familiare. Il testo presenta di fatto fin dall’inizio la drammatica situazione cui riversa tutto il mondo. Il virus covid 19 si annida nell’intero globo, raggiungendo realtà di ogni tipo, e non risparmiando nessuna casta, generazione o situazione. Quello che il testo rimanda indietro al lettore è la fotografia esatta e drammatica di una situazione complessa che ha reso la vita di tutti i giorni un lontano miraggio. La disperazione della protagonista, diviene, quindi, in qualche maniera, lo specchio di un’angoscia collettiva, dove figli, madri, padri, anziani, bambini, vengono aggrediti da una minaccia invisibile. Quello che sembra essere un mero sogno, tuttavia, sembra nascondere intrinsecamente la paura e il terrore che negli anni pandemici ha disseminato dubbi e paure in ogni essere umano. La situazione covid, su cui la Martini, punta inizialmente gran parte della sua attenzione, viene descritta in maniera sapiente. I grandi scafandri in cui gli addetti del settore ospedaliero raggiungono le case dei malati, trasmettono nel lettore ogni sentimento negativo, trasportandolo nuovamente in condizioni di terrore, in cui al di là del filo narrativo, ognuno di noi è stato sottoposto per anni. Il prelevamento per un destino ignoto, le immagini di morte, si avvicendano riga dopo riga, restituendo al lettore l’immagine chiara e cruda di una situazione limite.

Il personaggio di Cristina è senz’altro quello cardine dell’intero romanzo. La sua figura si divide tra la giovinezza dei ricordi passati e l’essere una donna di 89 anni nel presente odierno. Questa oscillazione di linea temporale, permette un racconto fitto di eventi, dove il prima e il dopo si mescolano insieme, in descrizioni e passaggi sapienti. Cristina è madre di tre figli: Alex, Elisa e Simona. Il suo personaggio brilla nel suo ruolo migliore, ovvero quello di madre. Cristina è una madre attenta e scrupolosa, il suo desiderio principale, al di là di ogni interesse personale, è che i suoi figli prendano la strada che più è capace di renderli felici. Alex, Elisa e Simona, prendono la propria strada, ed ognuno sembra realizzarsi nella maniera più auspicabile possibile. Questo e molto altro nel romanzo di Mirna Martini, che attraverso la sua narrazione presenta il mondo di domani, e al tempo stesso la bellezza di un passato ormai andato.

“Il giorno arriva” Mirna Martini Genere: Narrativa Numero di pagine: 345 Anno di pubblicazione: 2023 CONTATTI AUTORE: https://www.amazon.it/GIORNO-ARRIVA-Mirna-Martini/dp/B0C2RFTWZ2

articolo pubblicato il: 07/07/2023

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