Mentre decine di migliaia di nostri connazionali emiliano-romagnoli stanno patendo immani sofferenze per la catastrofica alluvione; aumenta il numero delle vittime; si profilano sterminati danni alle colture, ai beni, alle case, alle attività produttive; il Governo, che di tutto aveva bisogno meno che di una simile sventura, deve stornare molti milioni da altre necessità per destinarli subito al soccorso delle aree colpite; ciascuno di noi, nel suo piccolo, cerca di raccogliere e inviare contributi di solidarietà; i capi di stato e di governo, dalla riunione del G7, manifestano vicinanza alle popolazioni funestate e promettono aiuti per l’impressionante emergenza; radio, televisioni e giornali impegnano due terzi dei loro spazi per dare conto della sciagura e dei suoi sviluppi; il “Boss” americano del rock BRUCE SPRINGSTEEN non annulla né rinvia il suo evento-show del 18 maggio a Ferrara, tenuto nel Parco Urbano Giorgio Bassani davanti a 50 mila (diconsi cinquantamila) fans, prima tappa italiana del tour, cui fanno seguito il Circo Massimo di Roma e l’Autodromo di Monza. Di fronte al pubblico delirante, nel quale sono stati notati personaggi acclamatissimi come Checco Zalone, Roberto Baggio o Massimo Ambrosini, l’artista di “The River”, si è prodotto nei suoi pezzi “No surrender”, “Prove it all night”, “Kitty’s back”, dimostrando quanto sia giustificata - dice la stampa – la “sua immagine di rocker senza macchia e senza paura”, anche come autore di “How can a poor man stand such times and live (Come può un pover’uomo sopportare simili tempi e vivere!)”, dedicata nel 2005 agli abitanti di New Orleans devastata dall’uragano battezzato “Katrina”……Da notare che nel caotico frangente è stata addirittura richiesta l’attivazione del volontariato di Protezione Civile, richiesta ad onor del vero non accolta dalla vice Presidente regionale Irene Priolo, delegata alla Protezione Civile.
Ora, continuerà per qualche giorno – mica di più, perché tanto in Italia tutto passa sulla pelle come acqua saponata – il dibattito se annullare o rinviare o ridimensionare fosse decentemente opportuno o fossero invece insuperabili i rischi, il pregiudizio economico, l’Amba Aradam organizzativo dell’allestimento. E poi alla fine, sempre all’italiana, quel ch’è fatto è fatto evviva il pirata Morgan! Ma ci sia lecito esprimere la profonda tristezza d’essere di fronte alla celebrazione di un personaggio il cui calendario e business milionario connesso non possono arrestarsi, ma neanche… modificarsi, perfino in presenza di un cataclisma tragico che fa vittime e sconvolge centinaia di migliaia di persone a pochi passi di distanza. Un personaggio quasi divinizzato dai suoi fans, che sono ovviamente prioritari ai suoi occhi: “Io e i ragazzi (la sua E Street Band, ndr) sappiamo benissimo che i fans fanno molti sacrifici per venire a vederci, per questo ogni sera cerchiamo di regalare il miglior show della loro vita”! Ma d’altra parte, la sua scelta non è stata validata e condivisa da 50 mila nostri concittadini che, non c’era alluvione che tenesse, non hanno rinunciato ad essere, in esaltato godimento, dinanzi al suo palco megagalattico?! Sì, è proprio giusta, illustre Boss Rock Star, la domanda del tuo brano: come può un pover’uomo normale acconciarsi a siffatti tempi e vita?
articolo pubblicato il: 25/05/2023 ultima modifica: 06/06/2023