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teatro
il cartellone di gennaio

Teatro Vascello


lunedì 19 gennaio 2009 ore 20.30
Compagnia RICERCA E FORMAZIONE (onlus) presenta
l'Associazione Fonte di Castalia e Dynamis Teatro Indipendente in
Recital "Memoria di futuro"
Sequenza di brani tratti dal repertorio lirico, musical, da Gershwin e da "Emma e i cattivi compagni":
Soprano Irene Rinaldi;
chitarra Alessandro Salustri;
pianoforte Vincenzo De Filippo.
regia di Flavio De Bernardinis.
Prezzo intero 12,00 euro e per i gruppi di almeno 10 persone 10,00 euro

17-18 gennaio e dal 27 gennaio al1° febbraio 2009 prosa
Compagnia RICERCA E FORMAZIONE (onlus) presenta
l'Associazione Fonte di Castalia e Dynamis Teatro Indipendente in
EMMA E I CATTIVI COMPAGNI
Atto unico in 9 sequenze di Stefano Betti e Flavio De Bernardinis
Con: Andrea De Magistris, Marika Murri, Francesco Rossi Salvemini, Marcella De Marinis, Daniel Neri, Bernardo Casertano,
Matteo Quinzi, Simone Leberati.
Regia: Andrea De Magistris

Il progetto teatrale "Emma e i cattivi compagni" nasce da un'idea di Stefano Betti, autore dell'omonimo racconto, pubblicato da "Carmine Mario Muliere Editore", e diventato subito un piccolo caso editoriale.

Sulla scia del successo del libro, l'autore ha pensato di scrivere anche una versione teatrale della storia di "Emma", con Flavio De Bernardinis, che ha visto la luce, e andrà in scena dal 17 gennaio al 1 febbraio 2009 al Teatro "Vascello" in Roma. Lo spettacolo andrà in scena dal 19 al 23 gennaio in matiné per le scuole medie superiori, e dal 27 gennaio al 1 febbraio in serale per il pubblico.

EMMA E I CATTIVI COMPAGNI
Una storia di Stefano Betti.
Versione teatrale di Stefano Betti e Flavio De Bernardinis.

Anno 2005. Una professoressa di un importante liceo romano, Emma, ormai in pensione, convoca, nella stessa aula, la sua classe del 1975. A trent'anni di distanza. Per fare luce piena su una ferita ancora aperta. Mario, uno dei suoi migliori studenti, militante di sinistra, precipitato dalla terrazza del Giardino degli Aranci, sul colle Aventino. Il processo identificò in Lucio, militante di destra, l'esecutore del delitto. Ma Emma, la professoressa di entrambi, di tutti, dal 1975 è vissuta con un dubbio terribile. Che Lucio fosse innocente. Ecco dunque un nuovo dibattimento, a 30 anni di distanza. Nella stessa aula dello stesso liceo. Sono di fronte ancora una volta, nel 2005, la professoressa Emma e tutti i compagni disponibili di quel lontano 1975. Buoni, cattivi? Colpevoli, innocenti? E' ciò che deve emergere da questa nuova, incredibile seduta di un processo a 360 gradi, sugli individui e la società, mai esaurito davvero.

L'atto unico "Emma e i cattivi compagni", in scena dal 17 gennaio 2009 al Teatro "Vascello", in Roma, racconta una storia di ieri che va in scena ancora nelle storie di oggi.

Il teatro, come nell'età classica, torna teatro della città, per la città. Dove la città, significava lo Stato. E il teatro era la sua inconfondibile tribuna. Quando, andare a teatro, era vivere la vita della città. La vita dello Stato.

Di fronte a "Emma e i cattivi compagni", gli studenti di oggi, a teatro, partecipando a un frammento di vita degli studenti di ieri, trovano il sapore della tribuna di un tempo. Un luogo dove esercitare il confronto. Mettere a frutto la dialettica delle cose e delle idee. La vita civile di una società che non teme di rappresentare ciò che è attraverso ciò che è stata. Mettendo in scena, soprattutto, un'idea di ciò che ancora potrebbe essere. Non per volontà di un destino ineluttabile. Per la felicità visionaria, piuttosto, attraverso il teatro, di uno sguardo lucido e profondo.

Sono previste matinée per scuole dal 19 al 23 gennaio 2009.
orari: ore 21 domenica ore 17.00
biglietteria: Intero € 15.00 ridotto € 12.00 scuole € 10.00

Dal 20 al 25 gennaio 2009 prosa
Compagnia RICERCA E FORMAZIONE (onlus) presenta
l'Associazione Fonte di Castalia e Dynamis Teatro Indipendente in
EDEMA (Medea)
Atto unico di Stefano Betti e Flavio De Bernardinis
Con Barbara MONTANARI e Severino Briccarello
e i musicisti:
Francesco LOMBARDI (tastiere)
Valerio PALMA (chitarre)
Fabio DE BERNARDINIS (batteria e percussioni)
Gianmarco Palma (basso)
Regia: Flavio De Bernardinis

Lo spettacolo è un assolo della protagonista, Edema (Medea), rinchiusa in uno spazio claustrofobico (una cella? una stanza di ospedale?) la quale, discorrendo con le proprie forme pensiero (il pubblico, i tre musicisti che l'accompagnano), proclama la sua innocenza di fronte al sulfureo tribunale dell'uomo (una voce fuori scena).

Nello spettacolo, Edema (un edema è un livido sulla pelle; la protagonista ne ha due, come i figli che non ci sono più) è anche un'attrice, una grande attrice, che approfitta del ruolo prestigioso, ai confini del mito, per mettere in campo tutto il suo charme.

Edema, naturalmente, è anche una madre, una donna di oggi, e soprattutto è la Madre, l'archetipo della Terra.

In tale alternanza tra figura mitica, donna di oggi, attrice e diva di ogni tempo, lo spettacolo procede per un'ora circa. Un trio di musicisti è in scena con la protagonista a cadenzarne la performance.

E' prevista una serata a tema, riguardante la chiave di lettura esoterica del mito, dove, alla fine della rappresentazione, esperti e studiosi affronteranno col pubblico le implicazioni, appunto, esoteriche, dello spettacolo appena proposto.

Il mito di Medea, la maga, la barbara. Alle origini dell'archetipo della Terra. Oggi Medea si potrebbe chiamare Edema. L'edema è un segno di violenza che affiora sulla pelle. La donna, bella e sola, che vediamo in scena, ne ha due. Come gli sventurati figli di Medea. Accanto a Edema ci sono tre musicisti: essi, suonando, l'accompagnano, la sostengono. Improvvisamente, una voce misteriosa irrompe in scena e tenta di catturarne l'anima. Riuscirà Edema a resistere? Colpevole o innocente, il suo destino è segnato nella stanza oscura che la avvolge, oppure, il padre, il Sole, sbaraglierà il campo e scenderà a liberarla? E infine, oggi, nell'ultima, estrema, declinazione del mito, chi è, veramente, Edema?

Come nell'età classica, infatti, il teatro è ancora uno sguardo collocato tra mito e realtà. Luogo di confronto dialettico tra ciò che siamo, e ciò da cui proveniamo. Questa versione contemporanea del mito di Medea cattura la vena sotterranea della condizione femminile, la rispecchia nel portentoso archetipo proveniente dall'età classica, e la rilancia nell'inquietante labirinto della società e cultura contemporanee. Gli studenti di oggi, a teatro, possono misurare il percorso che sfila dall'archetipo di sempre al labirinto di qui e adesso.. Dalle pagine dei libri studiati a scuola fino a una Medea nostra contemporanea. Per scoprire che Medea vive accanto a noi. E imparare magari a conoscerla, e non solo a riconoscerla.

Sono previste matinèe per le scuole dal 26 al 30 gennaio 2009
orari: ore 21 domenica ore 17.00
biglietteria: Intero € 15.00 ridotto € 12.00 scuole € 10.00

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