Il premier Draghi, che teoricamente dovrebbe rispondere solo a Mattarella delle proprie azioni, non essendo a capo di una coalizione che si è presentata unita alle elezioni, ha abbandonato anzitempo il vertice NATO di Madrid a causa di beghe interne a quel che resta del M5s. Nello specifico, quella inavvertibile scossetta di terremoto provocata dalle parole del sociologo De Masi, che avrebbe saputo che Draghi avrebbe chiesto a Grillo di far fuori Conte.
Il vertice di Madrid non era una riunione di routine di capi di governo alleati, impegnati in discussioni teoriche su improbabili scenari di guerra; era un momento di confronto all’interno di una guerra vera che, anche se sul campo combattuta dall’Ucraina, che non fa parte della NATO, ha pesantissime ripercussioni in Europa, con sanzioni che sembrano far più male a chi le decide che alla Russia che dovrebbe subirle.
Probabilmente a Madrid era stato discusso tutto ciò che c’era da discutere e il ritorno anticipato di Draghi ha avuto più un effetto mediatico che effettivo. In questo quadro hanno fatto però una strana impressione le parole di Conte alla folla di cronisti che lo assediava; con Draghi, ha detto Conte “ci vediamo lunedì”.
I prezzi stanno schizzando alle stelle, l’inflazione galoppa, tante famiglie vivono nell’incertezza, ma il week-end è troppo importante: “ci vediamo lunedì”.
articolo pubblicato il: 02/07/2022 ultima modifica: 12/07/2022