Se “storia”, dal greco “historìa”, significa ricerca, allora l’ultima opera di Marco Martinelli è un libro di storia. È la storia che non viene insegnata nelle scuole; è la storia dove il fulcro non è la data dell’avvenimento o il nome del protagonista; è la storia della costruzione, lenta ma inesorabile, della nostra civiltà, ben distinta da tutte le altre.
Il libro, intitolato “Strane Figure”, propone l’analisi di alcune personalità dominanti nel corso dell’evoluzione, dalla nascita dell’umanità ad oggi.
L’autore ci racconta le modalità, gli strumenti, le motivazioni con cui poche persone hanno inciso sulla mente e sui comportamenti sociali, sino a diventare emeriti geni trascinatori o loschi personaggi crudeli.
La nostra cultura, sembra suggerire l’autore, è il risultato dell’egemonia, più o meno prolungata nel tempo, di condottieri ideologici capaci di condizionare interi gruppi sociali, schiavizzarli secondo precisi intenti, non sempre virtuosi.
L’intero racconto fa capire il perché delle rivoluzioni, dei moti sovversivi, delle sommosse che hanno caratterizzato con innegabile iterazione il nostro sviluppo collettivo.
È un libro che va letto, perché apre la mente, perché svela le condizioni di spirito in cui la nostra ascendenza è giunta sino a noi; è un libro che va consigliato ai giovani, perché possano intendere il senso della vita attuale.
articolo pubblicato il: 20/09/2021