-"Supponi che tua zia Dahlia una bella mattina legga sul giornale che sarai fucilato all'alba"
-"Impossibile. Non mi alzo mai così presto." (Jeeves taglia la corda)
P.G. Wodehouse non avrebbe mai immaginato di finire su internet, continuando così ad annoverare e a rinnovare la schiera dei suoi fans. Devo dire che sono rimasto piacevolmente sorpreso nel vedere, appena digitato il nome "Wodehouse", comparire sullo schermo un lungo elenco di siti a lui dedicati in tutto il mondo (consiglio di fare una navigata tra questi siti in cui si trovano cose interessantissime: videocassette, DVD e naturalmente libri).
Evidentemente non tutto è perduto se ancora il sottile umorismo di Wodehouse continua ad interessare e a far sorridere.
Pelham Grenville Wodehouse cominciò a sorridere al mondo il 15 ottobre 1881 a Guildford, nel Surrey, Inghilterra. Nei primi anni del novecento iniziò la brillante carriera di scrittore; prima collaborando con il giornale londinese "Globe", poi nel 1909 pubblicò "Amore tra i polli" in cui fa la sua prima apparizione uno dei suoi più indovinati e divertenti personaggi, il frenetico Ukridge. Il successo è immediato e ininterrotto che lo porta a scrivere 90 tra romanzi e raccolte di racconti. Nascono personaggi come Jeeves, imperturbabile e colto maggiordomo e Bertram Wooster dandy edoardiano la cui unica vera fortuna è quella di avere al suo fianco Jeeves che gli risolve sempre con arguzia e stile tutte le ingarbugliate vicissitudini della sua annoiata vita. Tanti sono i personaggi che escono dalla penna di Wodehouse dai più importanti a quelli secondari che riescono con la loro divertente caratterizzazione a divenire spesso dei protagonisti.Leggendo Wodehouse spesso ci si domanda se la parola humor non sia stata coniata appositamente per lui tanto è l'interprete fedele dell'umorismo inglese.Guglielmo Zucconi, illustre giornalista italiano, fu un grande ammiratore di Wodehouse al punto di scrivere numerose prefazioni nelle edizioni italiane dei suoi libri.
Trasferitosi nel 1915 in America svolse la sua carriera teatrale e cinematografica (30 commedie e musicals e 20 sceneggiature per film). Nel 1955 prese la cittadinanza americana. Fu nominato baronetto nel 1975 poco prima di morire, a Long Island, il 14 febbraio dello stesso anno.