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spettacolo
l'altro marxismo

C'è stato un periodo, all'incirca negli anni trenta, in cui negli Stati Uniti erano tutti (o quasi) marxisti. I seguaci delle teorie del filosofo che per molti versi ha improntato la storia del novecento, in realtà, non sono mai stati molti oltreoceano; gli americani erano marxisti in quanto completamente presi dalla comicità dei fratelli Marx, che con Karl avevano in comune solo l'ascendenza tedesca. Chico, Harpo, Groucho e Zeppo (Gummo, poco attratto dall'arte, abbandonò presto le scene) dopo aver girato la provincia americana interpretando commedie musicali si stancarono della rozzezza di troppi spettatori e iniziarono per reazione a scardinare la struttura dei testi, inframezzandoli di nonsense e scene surreali. Passati al cinema (da pochissimo sonoro) divennero immediatamente famosi ed il loro capolavoro "Duck Soup" ("La guerra lampo dei Fratelli Marx") fu visto da milioni di persone in tutto il mondo. Groucho e Chico ebbero fortuna anche alla radio con una serie di trasmissioni in cui interpretavano un avvocato fallito ed il suo assistente ignorante. Groucho, che apparve da solo in diversi film come comprimario, riuscì anche ad avere successo in televisione.
Il pubblico italiano predilesse Harpo, per il fatto che il suo personaggio era muto e faceva ridere tutti, mentre le traduzioni delle battute degli altri non rendevano minimamente una comicità tutta fondata sui giochi di parole e su un linguaggio in cui allo slang americano si univano termini e locuzioni in plattdeutsch, yiddish, dialetto alsaziano e finto broccolino.

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