torna a "LaFolla.it" torna alla home page dell'archivio contattaci
cerca nell'archivio




ricerca avanzata


Google



contattaci

ingrandisci o rimpicciolisci il carattere del testo

storia
il giorno più corto

Nel 1945 il presidente Truman era pronto a sacrificare la vita di un ulteriore milione di soldati americani. Fortunatamente per loro (molto meno per gli infelici abitanti di Hiroshima e Nagasaki) alle 5,30 del mattino del 15 luglio in una località chiamata Jornada del Muerto, ad ottanta chilometri da Alamogordo (New Mexico) ebbe successo il test nucleare che avrebbe cambiato la storia.
Fu così riposta nel cassetto l'operazione Downfall, che prevedeva l'invasione del Giappone in due fasi. La prima (operazione Olympic) sarebbe dovuta scattare il primo novembre 1945, con l'invasione del Giappone meridionale; la seconda (operazione Coronet) il primo maggio 1946 con uno sbarco diretto ad occupare Tokyo. L'operazione Downfall prevedeva l'impiego di migliaia di navi, di decine di migliaia di aerei e di quattro milioni e mezzo di soldati. Gli esperti militari erano convinti che, nell'ipotesi più rosea, ci sarebbe stato un milione di morti solo da parte americana, in considerazione che i militari giapponesi si sarebbero battuti fino all'ultimo, anche senza viveri e munizioni, nello spirito del Bushido e della loro guerresca religione.
Alla vigilia del decollo del famigerato Enola Gay la prima fase dell'operazione era pronta nei minimi particolari. Le spiagge dell'isola meridionale Kyushu erano state suddivise in sette zone, ognuna delle quali era stata denominata con un tipo di automobile, tipo Station Wagon, Convertible e Limousine. A loro volta ogni zona era suddivisa in sottosettori con nomi di fabbriche automobilistiche, tipo Pontiac, Ford e Chrysler. Piccole zone minori erano chiamate con nomi di modelli di una determinata casa.
Il contrordine al generale MacArtur e all'ammiraglio Nimitz (capi designati dell'operazione) arrivò poche ore dopo lo scoppio della prima atomica sul suolo giapponese.

Commenta Manda quest'articolo ad un amico Versione
stampabile
Torna a LaFolla.it