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la manganellata
di Ada

Non sappiamo se in quei giorni a Tokio o a Seul vi sarà qualche refolo di vento sui campi dei Mondiali di calcio, ma è certo che gli spettatori respireranno un'aria più pulita a causa della decisione della Fifa di vietare a tutti di fumare negli stadi. Una decisione che si aspettava da qualche tempo perché notoriamente i tifosi non ne potevano più. Tutti sanno infatti e si vede spesso anche in televisione che quando ci appare tutto quel fumo sugli spalti e in campo non è che si tratti - come dicono i commentatori radiotelevisivi o della carta stampata - di petardi o di bombe carta e tanto meno dei lacrimogeni delle forze dell'ordine, ma di nubi flatulenti create volutamente da decine di migliaia di spettatori che all'improvviso accendono tutti insieme una sigaretta tanto per protestare per l'immancabile decisione sbagliata dell'arbitro. Tra non molto forse un decreto del Ministro della Salute recepirà, come si dice, la "direttiva" della FIFA, organismo che nulla ha che vedere con la Commissione Europea, ma tant'è la decisione è buona ed è bene adottarla anche in Italia. Gli ultras stanno però studiando le contromisure e vedremo ad un certo momento della partita squadroni di polizia pronti ad intervenire per far spegnere migliaia di sigarette e di sigari. Dopo tanti anni anch'io tornerò allo stadio non per vedere la partita ma per smettere finalmente di fumare: una bella manganellata in testa ed è fatta.

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