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storia
messicani contro i giapponesi

Probabilmente nemmeno alcuni storici sanno che tra le nazioni che dettero il proprio contributo agli Alleati nella Seconda Guerra mondiale vi furono anche il Messico e il Brasile.
Gli Stati Uniti fecero molti sforzi in campo diplomatico per fare in modo che i paesi dell'America Latina restassero neutrali; una politica che non solo raggiunse i propri obiettivi ma che, nel caso del Messico, conseguì addirittura il risultato dello schieramento del paese confinante contro le potenze dell'Asse. Il Messico dimostrò la propria simpatia verso gli USA già all'indomani dell'attacco a Pearl Harbor, ma una grossa mano ce la misero anche gli U.Boote germanici, affondando nel maggio del 1942 due petroliere messicane e provocando così una formale dichiarazione di guerra.
Oltre a pattugliamenti costieri aeronavali, il Messico partecipò alla guerra con una unità aerea, lo Squadrone 201, analogamente a quanto aveva fatto il Brasile, con l'invio in Mediterraneo di una propria unità aerea da combattimento.
Al momento di entrare in guerra l'aviazione messicana era composta da pochi ed obsoleti velivoli ma gli USA intervennero con un robusto programma di armamento. Fu questo il motivo per cui il governo messicano decise che eventuali azioni di guerra dovessero essere condotte dalla sola aeronautica, in quanto i piloti dell'aviazione civile erano quasi tutti addestrati negli Stati Uniti e conoscevano l'inglese.
Fu solo nel luglio del 1944 che circa trecento militari messicani, per la prima volta nella storia, uscirono dai confini del proprio paese per partecipare ad azioni belliche. L'addestramento fu lungo e meticoloso ed ebbe luogo in diverse basi aeree degli Stati Uniti, poi, nella primavera dell'anno successivo, lo squadrone ottenne di partire per il teatro di guerra delle Filippine, isole dove i messicani si sarebbero sentiti a proprio agio a causa della lingua spagnola parlata dagli abitanti.
Il primo maggio del 1945 lo squadrone si stabilì nella base di Fort Stotsenburg, a nordest di Manila. Dopo una serie di missioni sull'isola filippina di Luzon, lo squadrone di sposto verso la Cina, combattendo sull'isola di Formosa. Complessivamente i piloti messicani parteciparono a cinquantanove missioni, attaccando navi da trasporto truppe e materiali, impegnando la caccia avversaria in duelli aerei, contrastando con bombardamenti la contraerea nipponica.
Le perdite furono consistenti e ancora negli ultimi giorni di guerra piloti di rimpiazzo seguitarono ad essere inviati nel teatro delle operazioni. Solo alla fine del 1945 lo Squadrone 201 fu reimbarcato con destinazione Texas.

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