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cinema
Kim Ki-Duk

a Fareastream


Il Quinto quartetto di titoli del weekend s’impreziosisce, questa volta, di una dedica speciale. Un omaggio al “bad guy” per eccellenza: il Gigantesco Kim Ki-Duk, che ci ha lasciati l’11 dicembre. Ecco dunque, in esclusiva per Fareastream, la possibilità di ammirare (o riscoprire) Il prigioniero coreano, il suo terzultimo capolavoro! Un che racconta, senza filtri, il presente delle DUE potentissimo thriller dell’anima Coree…

Il prigioniero coreano di KIM Ki-Duk, Corea del Sud 2016, 114' Thriller

Nam (interpretato da un immenso Ryoo Seung-bum, coerente e credibile in ogni sua sfumatura) è un povero pescatore nordcoreano che nella pesca ha l’unico mezzo di sussistenza. Un giorno il motore della sua barca si blocca e la corrente lo trascina inesorabilmente in zona nemica…nel Sud. Qui viene messo sotto torchio dalle forze di sicurezza che lo scambiano per una spia del Nord. Stessa cosa succederà al suo ritorno ma in senso inverso. Il suo ritorno a casa, tanto sognato e agognato, prevederà, in modo quasi kafkiano, lo stesso trattamento da parte delle autorità nordcoreane, le stesse indagini, la stessa violenza. Ancora il doppio. Nam è una persona semplice e onesta, un essere umano romantico intrappolato nell’ideologia dei due paesi divisi. Un capolavoro malinconico…

Connected di Benny CHAN, Hong Kong 2008, 111’ Action

Adrenalinico action firmato dal maestro del genere Benny Chan, Connected è una corsa contro il tempo dove ogni movimento, ogni inseguimento avviene sul filo del rasoio sempre in bilico verso una possibile catastrofe. Grace è stata rapita ma riesce a collegare i fili del cellulare e a lanciare un SOS. Bob, mite funzionario - ignaro di tutto - accetterà la sfida della donna sconosciuta… Rilettura dell’ hollywoodiano Cellular, Connected è più che un semplice remake! Qui il cinema action di Hong Kong esplode in tutte le sue potenzialità

Fire of conscience di Dante LAM, Hong Kong 2010, 107’ noir

In questo ultimo decennio, Dante Lam ci ha abituati ai suoi travolgenti thriller high-concept, Fire of Coscience è uno di questi! Caratteristiche principali: inseguimenti, scontri, sparatorie e altrettanto fragorose esplosioni. Leon Lai è Manfred, un poliziotto in borghese che passa la vita in macchina ed è in lutto per la recente morte della moglie. L'ispettore Kee (Richie Jen) sembra il suo opposto, elegante, deciso, meticoloso ed efficiente. L'omicidio di una prostituta dà inizio alla loro collaborazione che presto svelerà anche i lati più oscuri dei due protagonisti. Noir urbano in puro Hong Kong style.

A simple life di Ann Hui, Hong Kong 2011, 119’ dramma poetico

Ispirandosi a persone realmente esistite, il film racconta la storia di Tao (Deannie Ip - Coppa Volpi a Venezia proprio per questa interpretazione) che lavorò come amah (cioè come donna di servizio) per la famiglia Leung. Ora, dopo sessant’anni, Tao si prende cura di Roger (Andy Lau) che lavora nell’industria del cinema. Dopo un malore Tao si trasferisce in una casa di cura dove comincia a familiarizzare con la sua nuova “famiglia”. E’ solo allora che Roger si rende conto di quanto Tao significhi per lui … Ann Hui è una delle figure cardine del cinema asiatico nonché della New Wave di Hong Kong. Ha sempre rappresentato vicende umane, raccontando con sensibilità e raffinatezza storie individuali che intrecciano temi sociali importanti. Queste le motivazioni che stanno alla base del Leone d’oro alla carriera conferitole alla 77° Mostra del Cinema di Venezia.

Fiori d'equinozio di OZU Yasujiro, Giappone 1958, 118’ – restaurato nel 2018 storia familiare in bilico tra melodramma e commedia

A parole il severo signor Hirayama è d'accordo con i giovani del dopoguerra, che non accettano più i matrimoni combinati. Quando però sua figlia sceglie da sola con chi sposarsi, Hirayama, offeso, pone il veto. Primo film a colori di Ozu, Fiori d’equinozio è uno degli imperdibili tasselli della sua ritualità. Una ritualità estetica e narrativa che ha osservato con sguardo rigoroso la famiglia e la società giapponese dopo il dramma della Seconda guerra mondiale, entrando in punta di piedi nelle case e negli uffici. Si ride e si poange!

articolo pubblicato il: 16/12/2020

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