Dopo aver letto decine di sceneggiature cinematografiche, scritte da "brava gente" con maggior buona volontà che qualità, Barbara Nicolosi (statunitense, nonostante il nome) ha deciso che la via per migliorare i contenuti di Hollywood era quella di concentrarsi sulle persone. E' nato così Act One, programma destinato a giovani che vogliono entrare nell'industria dello spettacolo senza rinunciare alla propria identità cristiana.
Di un lunga intervista rilasciata a Diego Contreras ed Enrique Fuster dell'agenzia di stampa Aceprensa riportiamo alcuni passi.
D. - Act One è un programma esplicitamente cristiano, promosso da cattolici e protestanti. In che consiste?
R. - E' una comunità di giovani scrittori, adesso anche di tecnici, ai quali diamo la formazione e l'appaggio spirituale e creativo di cui necessitano. Siamo semplicemente un gruppo di artisti che vogliono rappresentare la propria visione del mondo nell'industria cinematografica.. Vogliamo fare i film che ci piacerebbe vedere. Il nostro obiettivo è di formare una comunità di artisti di talento, la cui principale tesimonianza è diretta a mostrare ai propri amici che l'impegno di vivere una vita santa non è incompatibile con l'eccellenza nel mestiere e la profondità dei contenuti.
D. - Come si realizza questa preparazione?
R. - Il modello è quello dei laboratori artigiani del Medioevo, in cui un maestro insegnava il mestiere a quattro o cinque apprendisti. Ciò equilibra l'isolamento che l'artista deve soffrire. Il maestro, inoltre, ha la libertà di dire ad un alunno: "tu non sei adatto per questo", cosa che non si può fare all'università. In futuro, se avremo finanziamenti, ci piacerebbe ampliare ai produttori, ai registi, agli attori.
Iniziammo questo progetto sei anni fa, ad Hollywood, quattro scrittori di cinema e televisione; adesso siamo circa ottanta. In questo periodo abbiamo preparato più di duecento giovani scrittori, alcuni dei quali stanno già lavorando in differenti livelli dell'industria. ma è un investimento sulla lunga distanza. L'idea di fondo di Act One è di incentrarsi sulle persone, non sui progetti. Per questo non cerchiamo finanziamenti per realizzare film, ma poniamo la nostra attenzione sugli artisti, fornendo loro una buona preparazione. saranno loro a sviluppare in seguito molti progetti, E' il migliore investimento.
D. - Perché questa enfasi sugli scrittori?
R. - Nulla accade senza la sceneggiatura. Per questo abbiamo iniziato dagli scrittori. Perché sono loro il primo ed essenziale anello di igni progetto. Scrivere è duro, molto duro. E' un impegno solitario che esige ore ed ore di pratica. Ed il processo è lungo. ma, al contempo, ad Hollywood una buona sceneggiatura è una forza inarrestabile. Se hai una buona sceneggiatura puoi ottenere un buon film. Se hai una cattiva sceneggiatura non farai mai un buon film.