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una proposta provocatoria
di Manlio Morandi

Ogni giorno polemiche, accuse, scontri verbali e non. La politica ormai non conosce più quella signorilità che le era propria. Certo episodi esecrabili in passato ci sono stati ma oggi la misura è colma. Berlusconi dice una cosa e l’opposizione lo distrugge. L’opposizione propone una cosa e si ricorre al voto di fiducia ( Prodi ai suoi tempi fece lo stesso). Una confusione ed una precarietà politica senza precedenti. Vi è da sottolineare che l’opposizione sa ben condurre una lotta senza quartiere: è agguerrita e non lascia passare nulla. I numeri però le danno torto, se la maggioranza è compatta la sinistra può strillare quanto vuole ma otterrà soltanto visibilità in attesa delle nuove elezioni.
Ma i cittadini come possono districarsi in questa confusione politica che vede un premier aggirarsi nel mondo mietendo successi di politica internazionale, quando poi all’interno la lamentela sugli aumenti dei costi non risparmia nessuno.
Colpa dell’euro? Probabilmente sì ma non si può negare che se da una parte si diminuiscono le tasse ( hanno fatto pure una dimostrazione contro! ) dall’altra si vedono aumenti continui ( sigarette, bolli ecc..)

Ma allora di chi ci si deve fidare? A chi si deve in futuro dare il proprio voto?
Un normale cittadino dovrebbe, per avere un quadro più possibile vicino alla realtà, leggere giornali di tutte le tendenze per avere alla fine un quadro completo della situazione politica italiana. Quanto dovrebbe spendere e quanto dovrebbe leggere per farsi una propria idea? A questo punto una lampadina si è accesa nella mente: forse sarà una idea impraticabile ma potrebbe anche essere una svolta significativa nel rapporto tra i cittadini e la carta stampata. Perché non pubblicare un quotidiano che ha dietro di sé tre o più redazioni: una di destra, una di sinistra ed una di centro. Un direttore o più direttori che gestiscano il giornale seguendo le norme concordate precedentemente: stessi argomenti con articoli visti da destra, da sinistra e dal centro. Quali i vantaggi? Semplice che il lettore potrebbe facilmente farsi un’idea su di un argomento, comparando le idee dei vari schieramenti sugli stessi temi, individuando, secondo il suo discernimento chi dice la verità o chi la nasconde o chi si fa mediatore tra le varie ideologie. Un confronto immediato che sicuramente farebbe bene alla democrazia. Un giornale che non potrebbe essere etichettato ma aperto a tutte le visuali politiche rispettando però una ferrea logica di operare sugli stessi argomenti.

Sarebbe interessante vedere ( naturalmente la prima pagina spetterebbe a rotazione alle diverse espressioni politiche ) lo stesso articolo sulla immigrazione scritto da destra e dalla sinistra oppure le argomentazioni sulla politicizzazione della magistratura e così via. Potrebbe essere un’idea balzana ma l'intrigo affascina. Un solo giornale per fare un confronto e per farsi un’idea.

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