torna a "LaFolla.it" torna alla home page dell'archivio contattaci
cerca nell'archivio




ricerca avanzata


Google



contattaci

ingrandisci o rimpicciolisci il carattere del testo

spettacolo
tre appuntamenti

all’Arena della Casa del Teatro Ragazzi e Giovani di Torino


Proseguono gli appuntamenti, nell’Arena della Casa del Teatro Ragazzi e Giovani di Torino, di SPETTACOLI A CIELO APERTO, il cartellone estivo voluto dal Consiglio di Amministrazione presieduto da Alberto Vanelli ed elaborato da Emiliano Bronzino, nuovo Direttore Artistico della Fondazione TRG Onlus, con spettacoli teatrali e appuntamenti musicali nei fine settimana da giugno a ottobre 2020. In uno spazio completamente rinnovato e che rispetta le nuove norme per la sicurezza di tutti contro il COVID 19, grandi alberi di limoni e mandarini accompagnano il pubblico nel percorso per raggiungere il proprio posto a sedere, partendo dall’entrata situata in Piazzale Grande Torino fino all’Arena che si affaccia su Corso Galileo Ferraris.

Sabato 18 luglio alle ore 18.30 si tiene il quarto appuntamento musicale, realizzato dalla collaborazione tra la Fondazione TRG Onlus e l’Unione Musicale Onlus, con la partecipazione del Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino, CONOSCENDO VIVALDI E PIAZZOLLA, per scoprire la Sonata in la minore RV 43 di Antonio Vivaldi e Le grand tango del musicista argentino. Sul palco Lucia Sacerdoni violoncello, Ester Turolla pianoforte e Pasquale Buonarota e Alessandro Pisci. La peculiarità di questi appuntamenti è proprio la presenza degli attori della Fondazione TRG Onlus che, con il loro intervento, accompagnano e sorprendono il pubblico nell'ascolto arricchendo il godimento del concerto. Pasquale Buonarota ci anticipa “Inviteremo le famiglie ad esplorare la musica di Vivaldi e Piazzolla. Come in un viaggio avventuroso cercheremo di scoprire insieme, all’interno dell’universo sonoro del compositore, grandi paesaggi, piccoli particolari, emozioni, risate, dubbi e certezze. Confronteremo i due musicisti, e faremo la loro conoscenza non solo come artisti, ma anche sotto l’aspetto umano, parlando delle loro passioni, del loro lavoro e delle loro amicizie, ma lo faremo attraverso il coinvolgimento dei giovani musicisti presenti sul palco che, come in un gioco parallelo tra passato e presente, ci parleranno di che cos’è oggi per loro la musica e di come la vivono giorno per giorno.”

Domenica 19 luglio, alle ore 18.30, è la volta di una storia che racconta l’importanza dell’ascolto e della comprensione: DOLCEMIELE di Onda Teatro, liberamente tratto dall'opera di Roald Dahl, con Silvia Elena Montagnini, regia Bobo Nigrone. Sulla scena incontriamo Dolcemiele, Matilde e altri personaggi che, con l’avanzare della vicenda, svelano la storia della maestra, della bambina e delle loro famiglie che si sciolgono per dar vita a una nuova famiglia, meno convenzionale, nella quale regnano sostegno e amore.

Per gli spettacoli teatrali e gli eventi musicali è previsto un biglietto d'ingresso che dovrà obbligatoriamente essere acquistato sul sito www.casateatroragazzi.it. L’entrata per il pubblico è da Piazzale Grande Torino un'ora prima degli spettacoli. BIGLIETTI € 6 per gli adulti - € 3 per i ragazzi under 14 - € 10 pacchetto famiglia per due adulti e un ragazzo o per un adulto e due ragazzi INFO e PRENOTAZIONI www.casateatroragazzi.it 389/2064590 dal martedì alla domenica alle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 15 alle ore 19

Sabato 18 luglio, ore 18.30 CONOSCENDO VIVALDI E PIAZZOLLA a cura di Unione Musicale Onlus con la partecipazione del Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino Lucia Sacerdoni violoncello Ester Turolla pianoforte

Antonio Vivaldi (1678-1741) Sonata in la minore RV 43 Largo – Allegro – Adagio - Allegro

Astor Piazzolla (1921-1992) Le Grand Tango La fortezza dei grandi perché Jeanne y Paul Accompagnamento all’ascolto a cura di Pasquale Buonarota e Alessandro Pisci

Un gruppo di sei Sonate fu pubblicato intorno al 1740 dal violinista editore Charles-Nicolas LeClerc a Parigi, senza il consenso di Vivaldi e quasi certamente a sua insaputa, tra queste figura Sonata in la minore RV 43. Non ci sono elementi che inducano a ritenere i sei lavori come una forma di ciclo, anzi se ne trovano piuttosto altri che rafforzano l’idea di una semplice raccolta di Sonate sparse. Il fascicolo di LeClerc tuttavia ha un carattere sostanzialmente omogeneo dal punto di vista stilistico. Tutte le composizioni presentano la stessa struttura, tipica anche delle rimanenti Sonate, con una articolazione in quattro movimenti secondo la sequenza largo – allegro – largo – allegro. La mancanza di un disegno unitario collettivo e la presenza di somiglianze marcate sul piano stilistico sembrano indicare un’origine privata per così dire della raccolta. È molto probabile che Vivaldi abbia preparato una serie di lavori per accontentare le richieste di un cliente, secondo un costume largamente diffuso nella Venezia del primo Settecento. La notevole espansione del consumo musicale domestico aveva incrementato la domanda di nuove composizioni e musicisti di primo piano come Vivaldi erano ben organizzati per soddisfare le richieste di facoltosi dilettanti. La scrittura strumentale delle Sonate mostra infatti le caratteristiche ideali per soddisfare musicisti non di professione, ma di buon livello: le Sonate sono infatti caratterizzate da una brillantezza e un’effusione lirica in grado di rendere i lavori molto gradevoli per gli amateurs che avessero voluto affrontarne lo studio.

Astor Piazzolla ha attraversato un mito, indagandolo nelle sue vie segrete, e lo ha restituito con un marchio inconfondibile: la sua arte. È diventato il numero uno innanzitutto in Argentina, dove bisognava superare la diffidenza di un popolo del cui simbolo si era appropriato. Poi ovunque a macchia d’olio, in America e in Europa, il suo nome era “il tango”. Il suo genio musicale e lo straordinario intuito avevano rivoluzionato un luogo dell’anima, prima ancora che la forma di una danza, aprendo finestre inedite attorno a una trama ritmica incantatrice. Il linguaggio articolato e l’omaggio implicito alle strutture della musica “colta” furono determinanti: una musica cosi popolare, cosi intrisa di malinconia era come un vaso di terracotta. Come tante pagine teneri e crudeli al tempo stesso, Le grand tango è espressione dello spirito umano, ove identificare vicende e sentimenti. Composto nel 1982, dedicato al grande violoncellista Rostropovič e da lui interpretato nel 1990 a New Orleans, mostra in ogni aspetto (colori, ritmi, strutture) un sapiente e raffinato equilibrio tra le forze degli strumenti in gioco e l’insita magia del tango, smussando gli angoli di una materia lirica a tratti ostile, melliflua ma in alcune zone spigolosa, docile ma improvvisamente aggressiva. Dalle linee melodiche d’impianto tradizionale si passa repentinamente ad afasie ritmiche incontrollate, e fra tinte violente e contrapposte, si ergono le idee ossessive reiterate fino allo spasmo, le armonie tese in continuo movimento, paladine di un messaggio intimo, al di là delle pure questioni formali. Semplice, ma complicato, avvincente e unico, il tango di Piazzolla e un miracolo che si rinnova.
(dall’archivio dell’Unione Musicale)

Nata a Torino nel 1993, Lucia Sacerdoni intraprende lo studio del violoncello giovanissima, all’età di 4 anni, sotto la guida di Antonio Mosca attraverso il metodo Suzuki. Conseguito il diploma Suzuki, a 14 anni prosegue i suoi studi al Conservatorio di Musica di Torino, dove consegue la laurea Accademica di II livello con il massimo dei voti sotto la guida di Dario Destefano. Partecipa a masterclass tenute dai violoncellisti Umberto Clerici, Daniel Grosgurin, Ulrike Hofmann, Relja Lukic, Mario Brunello, Johannes Goritzki, Thomas Demenga, Giovanni Gnocchi e, contestualmente alla musica da camera, segue corsi di Ezio Bosso, Christa Bützberger, Adrian Pinzaru, Bruno Giuranna, Amiram Ganz, Piano Polish Trio, Christian Schuster, Trio Debussy. Collabora stabilmente con le orchestre Camerata Ducale di Vercelli, Accademia Stefano Tempia di Torino, Orchestra Sinfonica di Sanremo, Orchestra Sinfonica di Asti, Orchestra Teatro Olimpico di Vicenza, Orchestra Polledro di Torino, Orchestra Giovanile Cherubini, anche in veste di primo violoncello. In formazione cameristica si afferma in vari concorsi e, nel 2018, vince il primo premio assoluto nella categoria musica da camera con pianoforte e il premio speciale “Benedetto Tristaino” alla nona edizione del Premio Crescendo di Firenze. Attualmente sta conseguendo la laurea di II livello nella classe di musica da camera di Antonio Valentino presso il Conservatorio di Torino.

Ester Turolla si è diplomata in pianoforte presso il Conservatorio di Venezia e ha studiato con Raffaele D’Aniello, Muriel Chemin, Guido Salvetti, Oxana Yablonskaya, Luca Trabucco, Andrzej Jasiński, Alexander Légere. Frequenta corsi di perfezionamento pianistici con Ricardo Castro, Enrico Stellini, Pietro De Maria, Andrea Lucchesini, Trio Debussy. Si è esibita come solista presso la Steinway-Haus di Monaco di Baviera, a Verona, Vicenza, Rovigo e provincia. In duo con violoncello si è esibita a Torino e Rovigo. All’attività musicale affianca da anni quella dell’insegnamento ed è docente di pianoforte e di musica d’insieme presso l’Istituto Diocesano di Musica Sacra Santa Cecilia di Rovigo e presso le scuole medie. Dal 2015 al 2018 ha studiato presso l’Accademia di Musica di Pinerolo (TO) con Enrico Stellini, Pietro De Maria, Andrea Lucchesini e Ricardo Castro. Nel 2019 ha frequentato il corso di musica d’insieme con Antonio Valentino presso il Conservatorio di Torino.

Domenica 19 luglio, ore 18.30 DOLCEMIELE Onda Teatro Di Silvia Elena Montagnini e Bobo Nigrone Con Silvia Elena Montagnini Regia Bobo Nigrone Disegno luci Simona Gallo Liberamente tratto dall’opera di Roald Dahl

Il racconto che prenderà vita parte dalla suggestione legata al romanzo Matilde di Roald Dahl. È la storia di Dolcemiele, Matilde e altri personaggi che, con l’avanzare della vicenda, svelano la storia della bambina, della maestra e delle loro famiglie che si sciolgono per dar vita ad una nuova famiglia, meno convenzionale, nella quale regnano sostegno e amore. E’ una storia che racconta l’importanza dell’ascolto e della comprensione e soprattutto, racconta che non sempre tutto è come appare.

INFO e PRENOTAZIONI www.casateatroragazzi.it 389/2064590 dal martedì alla domenica alle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 15 alle ore 19 Casa del Teatro Ragazzi e Giovani Corso Galileo Ferraris 266 – Torino (Entrata da Piazzale Grande Torino)

articolo pubblicato il: 16/07/2020

Commenta Manda quest'articolo ad un amico Versione
stampabile
Torna a LaFolla.it