Pubblicato il libro I colori della natura della scrittrice siciliana Maria Elena Mignosi Picone, con pitture di Iginia Mignosi, Guido Miano Editore, 2020, nella prestigiosa Collana Paralleli-smo delle Arti.
“La presente pubblicazione raccoglie una selezione di liriche della poetessa Maria Elena Mignosi Picone, tratte dalle raccolte Frammenti di vita (2009) e Se io fossi fuoco (2019), molte delle quali ben si accostano, per ispirazione tematica ed evocazioni di stati d’animo, ai dipinti ad olio della pit-trice Iginia Mignosi, madre della poetessa. Non è sempre facile accostare testi letterari a riproduzio-ni figurative e se poi, nel caso specifico, si tratta di una continuità artistica tra madre e figlia, il com-pito di questo prefatore diventa ancor più arduo (tenuto conto dei propri legami di famiglia nell’editoria). Solo il tempo può restituire valenze e significato di valori propulsivi di un artista e di uno scrittore, al suo fare e al suo dinamico interrogarsi nel costruire un percorso sincero e profes-sionalmente scandito in momenti che si sono succeduti intorno ai temi e problemi legati alla storia, al costume, alla poesia e alle immagini del mondo. Ecco perché è giunto il momento di certificare storicamente l’omaggio postumo a una figlia illustre dell’arte e della cultura, che ne ha fatto motivo di vita e di scelta, che ha perpetuato valori ma anche tradizione, respiro emozionale dell’immagine cui è stata fedele alimentandosi in una ricerca non formale ma interiore, non di stile ma di luce e co-lore. Infatti lo stile pittorico di Iginia Mignosi è rapportato in una tradizione impressionista, che, partita dall’Ottocento, ha trovato vari consensi nella prima metà del Novecento per arricchirsi in un impasto postimpressionista e realista del secondo dopoguerra, filtrato da umori romantici divenen-do la sua, un’immagine nodale, per la storia del paesaggio italiano. Accanto alle figure riprese, dei ritratti occasionali, esiste una produzione paesaggistica che si direbbe una piccola storia del paesag-gio. Un paesaggio delicato sensibile che cambia sotto cieli diversi, e che si adegua ai sentimenti e alle emozioni dell’artista. Si guardino ad esempio le tavole: “Sul promontorio accarezzati dalla brezza marina” (pag.22), “Dolce e malinconico autunno in campagna” (pag.35), “Incantevole melodia del ruscello” (pag.36), “Terra di sole, di storie e colori” (pag.39), “Paesaggio primaverile” (pag.44), me-tafore di stati d’animo e che sapientemente si amalgamano con le liriche della figlia Maria Elena Mi-gnosi Picone (…)”.
Michele Miano, dalla prefazione
Maria Elena Mignosi Picone (Palermo, 1941), poetessa e critico letterario, nipote di Pietro Mignosi, docente, filosofo e giornalista. Ha studiato Pianoforte, Matematica, Lettere Classiche e Teologia. Docente di Lette-re, ha insegnato prima nell’Istituto Gonzaga della sua città e poi nelle Scuole Statali. Ha pubblicato libri di saggisti-ca religiosa e letteraria, e varie raccolte di poesie. Iginia Mignosi, nativa di Palermo, figlia del matematico Gaspare Mignosi e di Antonietta Valguarnera, ha ereditato dai nonni, paterno e materno, la passione per l’arte; poi, inco-raggiata dal cugino, il filosofo e letterato Pietro Mignosi, che ne intuì il talento sin da quando era piccola, si dedicò allo studio della pittura e della musica. Infatti, traendo ispirazione dalla natura, dipingeva i quadri e poi li traduceva in musica che ella stessa componeva. Era paesaggista e dipingeva con colori ad olio su tela.
articolo pubblicato il: 04/07/2020