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spettacolo
due spettacoli

all'Arena della Casa del Teatro Ragazzi e Giovani di Torino


Prosegue nell’Arena della Casa del Teatro Ragazzi e Giovani di Torino Spettacoli a cielo aperto, il cartellone estivo fortemente voluto dal Consiglio di Amministrazione presieduto da Alberto Vanelli e da Emiliano Bronzino, nuovo Direttore Artistico della Fondazione TRG Onlus, con spettacoli teatrali e appuntamenti musicali nei fine settimana da giugno a ottobre 2020. In uno spazio completamente rinnovato e che rispetta le nuove norme per la sicurezza di tutti contro il COVID 19, grandi alberi di limoni e mandarini accompagnano il pubblico nel percorso per raggiungere il proprio posto a sedere, partendo dall’entrata situata in Piazzale Grande Torino fino all’Arena che si affaccia su Corso Galileo Ferraris.

Sabato 4 luglio alle ore 18.30 il secondo appuntamento musicale, realizzato dalla collaborazione tra la Fondazione TRG Onlus e l’Unione Musicale Onlus, CONOSCENDO MOZART, vede Stefano Musso al pianoforte eseguire la Sonata in la maggiore K.331 e la Sonata in si bemolle maggiore K.333. La peculiarità di questi appuntamenti è la presenza degli attori Pasquale Buonarota e Alessandro Pisci che, con il loro intervento, accompagnano e sorprendono il pubblico nell'ascolto arricchendo il godimento del concerto. Pasquale Buonarota ci anticipa “Inviteremo le famiglie ad esplorare la musica di Mozart. Come in un viaggio avventuroso cercheremo di scoprire insieme, all’interno dell’universo sonoro del compositore, grandi paesaggi, piccoli particolari, emozioni, risate, dubbi e certezze. Presenteremo Mozart, e faremo la sua conoscenza non solo come artista, ma anche sotto l’aspetto umano, parlando delle sue passioni, del suo lavoro e delle sue amicizie, ma lo faremo attraverso il coinvolgimento dei giovani musicisti presenti sul palco che, come in un gioco parallelo tra passato e presente, ci parleranno di che cos’è oggi per loro la musica e di come la vivono giorno per giorno.”

Infine domenica 5 luglio, alle ore 18.30, Matthias Martelli ritorna con NEL NOME DEL DIO WEB, della Fondazione TRG Onlus, uno spettacolo comico, ironico e pungente che analizza le nostre vite, stravolte dalla rivoluzione digitale, perennemente in preda ad una vera e propria dipendenza dalla connessione internet. Un’ora e mezza di puro divertimento in cui l’attore marchigiano si trasforma in personaggi simbolo della nostra nuova religione virtuale: la Likeomane, la tossica di Like, Don iPhone, Papa Amazon Prime, San Steve Jobs.

Per gli spettacoli teatrali e gli eventi musicali è previsto un biglietto d'ingresso che dovrà obbligatoriamente essere acquistato sul sito www.casateatroragazzi.it. L’entrata per il pubblico è da Piazzale Grande Torino un'ora prima degli spettacoli.

Sabato 4 luglio, ore 18.30 CONOSCENDO MOZART a cura di Unione Musicale Onlus con Stefano Musso pianoforte Wolfgang Amadeus Mozart (1756-1791) Sonata in la maggiore K. 331 Tema. Andante grazioso Minuetto Alla Turca. Allegretto Sonata in si bemolle maggiore K. 333 Allegro Andante cantabile Allegretto grazioso Accompagnamento all’ascolto a cura di Pasquale Buonarota e Alessandro Pisci

Nell’agosto del 1778, Leopold Mozart scriveva al figlio che si trovava a Parigi: «Scrivi qualcosa di breve, facile, popolare […]. Immagini forse che sia indegno di te? Se è così, hai pienamente torto. Quando Bach viveva a Londra, non scriveva forse altro che bazzecole di questo genere? Anche ciò che è leggero può essere grande, se scritto in uno stile naturale, scorrevole e facile [...]». Garbata civiltà strumentale, chiarezza geometrica, galanteria e gesto suadente: ecco le attrattive del compositore che frequentava i salotti borghesi, a Parigi, a Monaco e poi a Vienna, dove il pubblico era sovente intenzionato a destinare all’artista (virtuoso della tastiera) non più che una distratta compiacenza.

Ed ecco prendere forma la Sonata in la maggiore K. 331 (Monaco, 1782) con un bucolico tema d’opéra-comique, seguito da una regolare serie di variazioni costruite su sei amabili episodi, con qualche escursione nella tonalità minore, senza mai scalfire eleganza e bontà. Poi un Minuetto di sapore gluckiano: un gesto imperativo subito rinnegato da un fiorire di arguti preziosismi. L’arte del cesello non si scompone quando giunge il protagonista, nel chiassoso movimento finale, quello che poi resterà impresso nelle nostre menti: il rondò “Alla turca”. Salirà sul podio fra i più popolari brani di Mozart (fino ad essere consunto tra spot pubblicitari e suonerie di cellulari – ma anche questa è una strada fra la gente!). Vera concessione al gusto del momento, in cui scale veloci, acciaccature, accordi dissonanti vogliono imitare flauti, cimbali e batterie orientali, è forse, a sua insaputa, nell’alveo delle contaminazioni sonore, un gesto di grande attualità.

La Sonata in si bemolle maggiore K. 333 si apre con uno dei temi cantabili più belli scritti da Mozart: una lunga melodia che si snoda con la naturalezza di un discorso fatto a parole, resa ancor più cordiale dalle frequenti sospensioni delle appoggiature. Poi, dopo i consueti passaggi tra le due mani, il dolce primo tema lascia il posto ai gesti più risoluti del secondo. In questo Allegro di Sonata i contrasti e le invenzioni si susseguono con tale rapidità di umore e con una tale sottigliezza che sarebbe impossibile ed errato ridurli allo scontro dialettico tra due temi musicali dall’opposto carattere. Bisogna invece seguire l’avvicendarsi dei differenti umori con quella mobilità d’animo che la fantasia mozartiana richiede in chi l’ascolta. Ben più uniforme è l’Andante cantabile, un inno dal carattere solenne e profondo, bruscamente interrotto da una sezione centrale di sviluppo che, con le sue aspre dissonanze e i suoi vuoti, è un vero e proprio squarcio sul tragico, ricomposto appena in tempo dalla ripresa della prima parte variata. Tipicamente galante è il finale, Allegretto grazioso, un brillante rondò, pensato come un concerto per pianoforte e dotato quindi dei caratteristici giochi di alternanza tra soli e tutti. Un po’ a sorpresa arriva sul finire una formidabile cadenza che corona questa Sonata così piena di estro e inventiva.
(dall’archivio dell’Unione Musicale)

Stefano Musso è nato a Torino nel 1990. Avvicinatosi giovanissimo al pianoforte, prosegue lo studio con Claudio Voghera al Conservatorio “G. Verdi” di Torino dove si diploma con il massimo dei voti e la lode. Debutta con l’orchestra nel 2004 e si mette in luce in numerosi concorsi nazionali e internazionali. Si è perfezionato con importanti pianisti italiani ed europei, quali Fabio Bidini, Dmitri Alexeev, Dmitri Bashkirov e Aleksandar Madžar, oltre a Enrico Stellini e Pietro De Maria presso l’Accademia di Pinerolo. Grazie al sostegno della De Sono-Associazione per la Musica, ha terminato il Master in Music Performance presso l’Hochschule für Musik di Basilea, e sotto la guida di Filippo Gamba prosegue il percorso per il conseguimento del Soloist Diplom. Ha inoltre seguito masterclass con Aldo Ciccolini, Andràs Schiff, Lylia Zilberstein e Benedetto Lupo. Molte le esibizioni in importanti festival e rassegne, sia come solista sia come camerista, tra le quali MITO SettembreMusica e Musica ai Musei Vaticani e per varie istituzioni tra cui l’Unione Musicale.

Domenica 5 luglio, ore 18.30 NEL NOME DEL DIO WEB Fondazione TRG Onlus Di e con Matthias Martelli Testo e regia Matthias Martelli in collaborazione con Alessia Donadio Musiche originali Matteo Castellan Ideazioni luci e scene Loris Spanu Artist coach Francesca Garrone Consulenza artistica Domenico Lannutti Costumi Monica Di Pasqua Elementi scenografici Claudia Martore Creazioni grafiche e video spettacolo Imperfect.it Matthias Martelli Management Serena Guidelli

Oggi siamo tutti Webeti, fedeli del Dio Web e della Chiesa Chattolica. Matthias Martelli, solo sulla come un giullare contemporaneo scena, si trasforma in personaggi simbolo della nostra nuova religione virtuale: la Likeomane, la tossica di Like, Don iPhone, Papa Amazon Prime, San Steve Jobs, passando da fallimentari amori online a lezioni di Storia del futuro. Nel finale gli eretici della Setta dei Disconnessi metteranno a dura prova la nostra fede nel Dio Web: cosa perdiamo chiudendo le nostre vite nel mondo virtuale? E poi, siamo davvero più connessi fra noi? Siamo davvero più liberi? Lo spettacolo, attraverso la comicità e la satira, vuole analizzare i vari aspetti delle nostre vite che sono state stravolte dalla rivoluzione digitale, rendendoci perennemente in preda ad una vera e propria dipendenza dalla connessione internet. Oggi il Web è ormai venerato come un nuovo Dio, qualcosa di irrinunciabile senza cui la vita dell’uomo contemporaneo è totalmente impensabile. I telefoni sono diventati prolungamenti del nostro corpo, appendici essenziali della nostra anima. Siamo così vittime, per usare le parole del famoso sociologo Zigmunt Baumann, di una sorta di “autismo elettronico”. Pur non volendo negare gli aspetti vantaggiosi delle nuove tecnologie (evidenti a tutti), lo spettacolo vuole mostrare l’altro lato della medaglia, ponendo attenzione sulle innumerevoli conseguenze negative del trionfo della nuova Divinità contemporanea, il Web. Il problema dell’abuso delle nuove tecnologie è un tema assolutamente centrale e di estrema attualità non solo per i ragazzi, per le scuole e per le famiglie, ma per l’intera collettività. L’umanità pare in preda ad una vera e propria dipendenza dalla connessione Internet, tanto più evidente nei giovani. Secondo gli esperti, questa nuova droga tecnologica causa una grave perdita della capacità di concentrazione a lungo termine: entrando nella nostra quotidianità attraverso i telefoni cellulari, il Web ci impone continue notifiche che interrompono continuamente i nostri pensieri e le nostre azioni. Inoltre i Social Network, come Facebook e Instagram, più che mostrare alternative e nuovi mondi possibili, rischiano di spingere ad una sorta di omologazione e standardizzazione dei desideri e delle aspirazioni, oltre a farci vivere in una sorta di comunità illusoria, virtuale e non reale, dove ognuno di noi può far finta di essere ciò che vuole, in cui è il narcisismo a fare da padrone.

MATTHIAS MARTELLI (Urbino, 1986)
La voce critica propria dell’artista assieme ad una dissacrante comicità emergono vivi nell’opera di questo giovane attore. Diplomato al Liceo Classico, laureato in Storia, diplomato alla Performing Arts University di Torino, si forma con maestri quali Dario Fo, Philip Radice, Michael Margotta, Eugenio Allegri. Nei suoi spettacoli recupera tutti gli elementi tipici della satira e della tradizione giullaresca del teatro popolare, reinterpretandoli in maniera originale e moderna. Il pubblico e le giurie lo premiano nel 2014 con il “Premio Alberto Sordi” e il premio “Uanmensciò - Fnas” e nel 2015 con il premio “Locomix - San Marino”. Il suo spettacolo comico-satirico “Il Mercante di Monologhi” effettua oltre 250 repliche in festival e teatri di tutta Italia con grande successo di pubblico e di critica. Nel 2015 è presentatore del “Varietà della Caduta” con lo spettacolo “Anche il Re Cade”, nello stesso anno è regista e attore dello spettacolo “L’ultima danza del secolo” con l’acrobata e danzatrice Francesca Garrone. Nel 2016 inizia il progetto di riportare in scena “Mistero Buffo” di Dario Fo, avvalendosi della regia di Eugenio Allegri. Dopo il permesso concesso dal Maestro Fo, parte un percorso che porterà alla prestigiosa coproduzione di Teatro Stabile di Torino e Teatro della Caduta, che lo vede protagonista assoluto, solo in scena, con il debutto il 13 ottobre 2017 al Teatro Fonderia Leopolda di Follonica. Seguirà la tournée italiana ed internazionale, che prevede, fra le altre, repliche alle Fonderie Limone di Torino, al Teatro Puccini di Firenze e al Coroner Theatre di Londra. Nel 2017 “Il Mercante di Monologhi” è protagonista al Torino Fringe Festival con 8 sold out ed oltre 800 spettatori. Lo spettacolo vince anche il Premio “Teatro A l’Avogaria” di Venezia e viene inserito dal sito Media&Sipario nella Top Ten dei migliori spettacoli dell’anno. Nel 2018 pubblica il suo secondo libro "T'amo aspettando il contraccolpo", una raccolta di poesie comico - satiriche, edito da Miraggi Edizioni. Ha appena pubblicato il suo terzo libro “Nel nome del Dio Web”, sempre edito da Miraggi Edizioni

BIGLIETTI € 6 per gli adulti - € 3 per i ragazzi under 14 - € 10 pacchetto famiglia per due adulti e un ragazzo o per un adulto e due ragazzi

INFO e PRENOTAZIONI www.casateatroragazzi.it 389/2064590 dal martedì alla domenica alle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 15 alle ore 19

articolo pubblicato il: 29/06/2020

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