Non parliamo di un sinistro catastrofico (dove è già un miracolo uscire vivi dalle lamiere), ma di quei piccoli tamponamenti ed urti che avvengono quotidianamente nel convulso traffico cittadino che possono danneggiare l'amato (e caro) bene, la nostra autovettura, pur senza provocare conseguenze fisiche per noi ed i nostri trasportati.
Generalmente, dopo essere stati vittima di un tamponamento, è difficile mantenere la calma ed i nervi saldi. È meglio pertanto ricordare, nel malaugurato caso, questi semplici consigli. Verificate se vi sono stati danni e non spostate, se possibile, le vetture in quanto la loro posizione al momento dell'urto servirà ai Vigili Urbani, che vanno chiamati in caso di dubbio sulla dinamica del sinistro, per i rilevamenti del caso.
Annotate, in ogni caso, i seguenti dati: vettura del danneggiante (targa, modello, colore), assicurazione (data di scadenza, nome dell'assicurato), libretto di circolazione, nome e indirizzo del proprietario e di chi guidava al momento del sinistro.
Accertatevi della presenza di testimoni, se non ve ne sono, dichiaratelo a verbale. A volte le controparti "trovano" testimoni ad hoc e se ne servono per scaricare la loro colpa (succede anche questo!).
Al minimo problema chiamate la Polizia Municipale ed ESIGETE l'intervento di una pattuglia sul luogo, è un vostro diritto (eviterà problemi in futuro, anche se lì per lì vi farà perdere parecchio tempo). Se lo avete con voi, compilate il CID (o modulo CAI - constatazione amichevole di incidente), se la controparte è d'accordo lo firmerà e ne terrà due delle quattro copie, altrimenti vi sarà utile come promemoria. Nel primo caso potrete rivolgervi alla vostra assicurazione, che in base al c.d. accordo ANIA stipulato tra le assicurazioni italiane, curerà direttamente la gestione del sinistro e vi risarcirà. Nel secondo caso dovrete rivolgervi all'assicurazione del danneggiante e la trafila sarà un po' più lunga. Qualora insorgano dei problemi, non esitate a rivolgervi al vostro legale di fiducia; non vi costerà nulla in quanto, per legge, in questi casi gli onorari degli avvocati sono riconosciuti direttamente dalle compagnie di assicurazione.