Da questo numero proporremo una serie di articoli incentrati sulle molteplici problematiche attinenti il Condominio.
La regola di buon senso che recita: "La Tua libertà finisce dove inizia la mia" spesso non trova applicazione nei Condomini. Atteggiamenti poco rispettosi, rumori, fumi e quant'altro provocano una serie infinita di litigi tra i proprietari di appartamenti di uno stesso caseggiato.
Prendiamo ad esempio il caso, frequente, delle infiltrazioni d'acqua provenienti da tubazioni rotte. Cosa fare per eliminarle e, soprattutto, farsi risarcire?
In primo luogo, bisogna accertarsi del motivo della infiltrazione, e pertanto, si dovrà verificare dove sono ubicate le tubazioni dell'immobile. È fondamentale comprendere se la tubatura rotta fa parte dell'appartamento di un nostro vicino o delle strutture comuni. Fatto ciò si dovrà avvertire nel primo caso il vicino, nell'altro l'amministratore del condominio affinchè provveda a risolvere il problema.
Il problema è, però, comprendere quali sono le tubature di pertinenza di un appartamento e quali quelle comuni.
A norma del codice civile (artt. 1117 e 1123 c.c.) e secondo la copiosa giurisprudenza sull'argomento, si considerano tubature di un appartamento tutte quelle c.d. derivate dalla colonna centrale, ovvero sia quella che fornisce l'acqua che quella che raccoglie gli scarichi di tutti gli appartamenti insistenti sulla stessa verticale del palazzo.
Il punto in cui la tubatura comune diventa di nostra proprietà si chiama punto di diramazione. Prima di questo raccordo una eventuale rottura della tubazione non è più un nostro problema esclusivo, ma riguarda tutti i condomini. L'esatta individuazione del punto di rottura della tubazione e quindi della appartenenza di quel tubo ad un singolo condomino o a tutto il condominio, ci indicheranno chi sia tenuto alle riparazioni ed al risarcimento dei danni, facendoci risparmiare tempo e soprattutto, in caso di contestazione, inutili e dispendiose liti giudiziarie.