Le notizie sulla stato del nostro pianeta si alternano tra le catastrofiche e le lievemente ottimiste. Le prime stanno surclassando di gran lunga le seconde, ultimamente. Stando a quanto affermano diverse fonti scientifiche, le isole Maldive e la città di Venezia saranno inghiottite dal mare se il riscaldamento della terra non si arresterà. Le ricerche si orientano su due filoni; il primo, immediato, è volto all'osservazione dell'esistente ed alle previsioni per il futuro, il secondo guarda al passato per cercare antiche analogie.
Secondo autorevoli riviste scientifiche la calotta di ghiaccio che copre più di un decimo della superficie del pianeta si sta riducendo velocemente in alcune zone, soprattutto dove sotto il ghiaccio c'è l'oceano, e più lentamente ma inesorabilmente anche dove il ghiaccio copre la terra. C'è differenza anche tra zona e zona; in Alaska il fenomeno è più rapido che in Groenlandia, in Antartide la parte occidentale della calotta, che poggia su isole, è più a rischio di quella orientale, sulla terraferma. Gli scienziati "catastrofisti" fanno notare che negli ultimi dieci anni il disgelo ha raggiunto percentuali doppie rispetto ai decenni appena passati e che se il trend aumenterà c'è il rischio concreto che tra dieci anni il livello del mare si innalzerà di un metro, sommergendo intere zone costiere in tutto il mondo. C'è anche chi afferma che, se si avesse un collasso dei ghiacci in Antartide, le conseguenze sarebbero incalcolabili; con il "semplice" collasso della piattaforma occidentale si avrebbe un innalzamento del livello del mare di sei metri, con quello della piattaforma orientale il livello salirebbe di sessanta metri (ipotesi, per adesso, relegabile a sceneggiatura di colossal hollywoodiano.
Il secondo filone di ricerca è condotto da coloro che si possono definire paleogeografi. Geofisici di diverse università stanno studiando la cosiddetta "orma dattile" del disgelo avvenuto circa 14mila anni fa. In quell'epoca, secondo gli studi più recenti, il livello del mare si innalzò di oltre venti metri in 500 anni, in soldini ogni anno il livello si innalzava nella stessa misura in cui si è innalzato negli ultimi cento anni. 12mila anni fa ebbe inizio una nuova glaciazione, quella da cui stiamo uscendo adesso. La piattaforma Larsen, in Antartide, che si è da poco completamente sciolta, si era formata diecimila anni fa. Secondo i catastrofisti, 14.200 anni fa si era prodotto un aumento di 50 parti per milione del diossido di carbonio, dall'inizio della rivoluzione industriale ad oggi l'aumento è stato di 85 parti. Altri geofisici affermano che non si può fare una comparazione diretta e non è detto che il disgelo divenga collasso.