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attualità scientifica
pernicioso e benefico

Secondo gli studi più recenti condotti in ambito internazionale, l'incremento dei livelli di ozono in inverno e d'estate produce un effetto sul sistema respiratorio e come conseguenza sulle malattie cardiovascolari. L'esposizione all'ozono, a livelli bassi o alti e per periodi brevi o lunghi, è nociva per la salute e può in certi casi portare alla morte. Dalle ricerche più recenti si evince che l'ozono è un ossidante tossico, che in città come New York è causa del dieci per cento delle morti per problemi inerenti il cuore, che soprattutto è nocivo per le persone di oltre 65 anni di età, che il 70 per cento delle patologie cardiovascolari sono in relazione con questo contaminante nocivo. L'ozono è il risultato della radiazione solare e del traffico urbano. D'estate aumenta l'indice delle radiazioni solari, ma l'ozono si disperde con facilità nell'atmosfera, mentre in inverno la produzione di ozono è molto minore, ma le particelle si mantengono vicino alla superficie terrestre, aumentando gli effetti nocivi per la salute.

L'ozono è uno stato allotropico dell'ossigeno, ha proprietà chimiche simili, ma diverse qualità fisiche. A sedici chilometri sopra la superficie terrestre c'è una cappa di ozono di cinquanta chilometri di spessore, confinante con la stratosfera. Questa cappa protegge gli esseri viventi dai raggi ultravioletti. Se non esistesse questo filtro, gli effetti per la vita sulla terra sarebbero devastanti. Circa venti anni fa fu scoperto un buco nella cappa di ozono dovuto ai gas clorofluorocarburi che, scomponendosi, diffondono atomi liberi di cloro, dannosi per l'ozono. È di poco tempo fa la notizia che grazie al protocollo di Montreal che ha ridotto l'uso dei CFC, fra una cinquantina di anni il buco nell'ozono dovrebbe richiudersi. La progressiva riduzione provocherà nei prossimi anni un decremento dei tumori della pelle e una maggiore produzione di fitoplancton, necessario nella catena alimentare delle specie acquatiche.

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