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teatro
"Novecento"

al Teatro La Fenice di Senigallia ed al Teatro dell’Aquila di Fermo


Domenica 16 febbraio il Teatro dell’Aquila di Fermo ospita come appuntamento fuori abbonamento della stagione promossa dal Comune con l’AMAT il monologo teatrale Novecento dalla voce del suo autore, Alessandro Baricco Lo spettacolo prima di Fermo è in scena venerdì 14 febbraio al Teatro La Fenice di Senigallia proposto nella stagione realizzata da Comune, Compagnia della Rancia e AMAT.

Elegante, leggero, essenziale ed emozionante, lo spettacolo è stato creato dallo stesso Baricco insieme a Tommaso Arosio, Eleonora De Leo e Nicola Tescari. Scritto per un attore (Eugenio Allegri) e per un regista (Gabriele Vacis) Novecento fu, dal debutto nel giugno del ’94 ad Asti, un successo immediato e duraturo, con numerose interpretazioni e adattamenti fra cui il film di Tornatore La leggenda del pianista sull’oceano. Negli anni fra le due guerre, abbandonato sulla nave dai genitori e ritrovato sopra un pianoforte da un marinaio, Danny Boodman T.D. Lemon Novecento trascorre tutta la sua esistenza a bordo del piroscafo Virginian, senza trovare mai il coraggio di scendere a terra. Impara a suonare il pianoforte e vive di musica e dei racconti dei passeggeri. Sul grande transatlantico, Novecento riesce a cogliere l’anima del mondo. E la traduce in una grande musica jazz.

Baricco non recita, non spiega, non si fa personaggio. Legge un testo: la storia che ci racconta è quella dell’artista che ha vissuto sempre su una nave e che su quella nave deciderà di morire, perché la paura e il disagio di fronte al mondo, una nave troppo grande per lui, sono così paralizzanti da decidere di morire insieme alla nave dismessa.

“Era da un po’ – afferma lo scrittore torinese a proposito dello spettacolo – che covavo questa idea di provare, una volta, a leggere io, nei teatri, Novecento. Dopo vent’anni di messe in scena, in ogni parte del mondo, con tutti gli stili, con artisti completamente diversi uno dall’altro, ho pensato che tornare un po’ alla voce originaria di Novecento potesse essere una cosa interessante, per me e per il pubblico. Un modo di riascoltare quella musica col sound che avevo immaginato per lei. Così ho messo in piedi questa produzione, immaginando uno spettacolo elegante, leggero, essenziale ed emozionante. Ho chiesto a Nicola Tescari di farmi delle musiche originali, da usare registrate, non live. E poi con Tommaso Arosio e Eleonora De Leo ho cercato un’impaginazione, non proprio una scenografia e una regia, ma un’impaginazione giusta per quello che volevo fare: leggere. Non recitare, non spiegare, non diventare un personaggio. Leggere un testo, quel mio testo. Sono sicuro che lo farò ogni sera diverso, perché non sono un attore e non riesco a immaginare di salire su un palcoscenico a fare una cosa che so già come finirà. Quindi probabilmente ogni volta ci sarà un colore diverso, una durata diversa, una felicità diversa. L’unica cosa che ho deciso è che ci sarà un intervallo. E che in linea di massima lo farò al chiuso, niente piazze o teatri all’aperto: il reading è un animale fragile, che ha bisogno di raccoglimento. Un paio di anni e poi mi fermo. Una dozzina di date all’anno. Non di più. Così magari riesco a farle tutte indimenticabili. Quanto meno per me.”

Info: a Senigallia Teatro La Fenice 071 7930842 e 335 1776042; per Fermo biglietteria del Teatro dell’Aquila 0734 284295, AMAT 071 2072439 - www.amatmarche.net; on line www.vivaticket.it; Call Center dello Spettacolo delle Marche 071 2133600.

Inizio spettacoli a Senigallia ore 21, a Fermo ore 17.

articolo pubblicato il: 11/02/2020

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