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cinema e teatro
da mezzo secolo sulla cresta dell'onda

Felice Musazzi e Tony Barlocco non si sono più, per loro il sipario si è chiuso per sempre ormai da anni, ma chi pensava che la compagnia dei "Legnanesi" finisse con loro si sbagliava. Questa compagnia dialettale e dilettantistica riesce ancor ad ogni stagione a sbancare il botteghino del teatro Smeraldo di Milano e a porsi ai primi posti nella classifica degli incassi del teatro italiano (in certe annate è stata addirittura la prima compagnia per fatturato).
Nel 1949 esordirono in un teatro parrocchiale di Legnano e alcuni di loro si dovettero travestire perché le donne a quell'epoca non erano ammesse sui palcoscenici parrocchiali. Da quella necessità nacque l'idea che ha fatto la fortuna della compagnia; nacquero così le maschere di Teresa Colombo, popolana lombarda (felice Musazzi), e della Mabilia, la figlia vamp interpretata dall'indimenticabile Tony Barlocco. Tra le loro interpretazioni rimase proverbiale la scena in cui le "ragazze" si divertivano a travestirsi da maschi, un travestitismo al cubo che fatto da comici internazionali sarebbe stato fonte di articoli seriosi e di saggi chilometrici. Ma i Legnanesi non si sono mai messi in testa idee di grandezza, sono rimasti fedeli alla loro estrazione dopolavoristica (nessuno ha mai accettato, nonostante offerte anche prestigiose, di lasciare la propria professione per fare l'attore a tempo pieno.
Prima del debutto di Milano (dove resterà in cartellone fino a gennaio) lo spettacolo di quest'anno, "Zucch e Melon a la sua stagion?", è andato in scena a Vigevano, seguendo una tradizione che si è imposta soprattutto da quando il posto di Tony Barlocco come soubrette è stato preso da Mario Lino, originario della Lomellina. Dopo Milano, i Legnanesi saranno presenti sulle principali piazze della Lombardia e del Piemonte.

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