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attualità scientifica
la prevenzione del melanoma
di Pasquale Frascione (dermatologo Oncologo)

Negli ultimi anni il numero dei melanomi è aumentato costantemente fino a raggiungere, in alcune aree geografiche come l'Australia occidentale, i 40 casi annui ogni 100.000 abitanti, anche se è impressione generale che questi numeri siano nettamente inferiori alla realtà del fenomeno. Nell'ultimo decennio anche in Italia si è avuto un netto incremento del numero del melanoma, grazie alla prevenzione.
Appare perciò evidente come sia fondamentale importanza indirizzare lo sforzo maggiore verso il riconoscimento più precoce possibile di tale patologia, per individuare il melanoma nella sua fase iniziale quando può essere curato in modo completo e definitivo, con una semplice asportazione chirurgica esame istologico.
Il riconoscimento del melanoma in fase iniziale si basa sulla applicazione metodica dei criteri ABCD, cioè sulla valutazione del grado di Asimmetria, definizione dei Bordi, studio del Colore, ed infine calcolo delle Dimensioni.
Le difficoltà diagnostiche aumentano quando il paziente è portatore di lesioni multiple, come accade nei soggetti affetti da familial atipical melanoma sindrome.
In questi casi può essere utile l'impiego d'apparecchiature che consentano rilievi più dettagliati dell'osservazione diretta e che permettano di definire la lesione mediante valori numerici. Tali attrezzature, utilizzando la tecnologia digitale, che consente di analizzare con un sistema integrato le lesioni pigmentarie, hanno aperto nuove prospettive nella diagnosi precoce del melanoma.
L'epiluminescenza ci consente di ottenere in tempi brevissimi dei valori capaci di caratterizzare numericamente le lesioni analizzate, offrendo pertanto un complesso di dati che possono rappresentare un utile supporto alla diagnosi clinica.
Inoltre questi dati possono rappresentare un importante referimento per quelle lesioni che richiedono un monitoraggio periodico teso a cogliere precoci segni d'allarme. L'epiluminescenza, in definitiva, permette di osservare, archiviare e valutare parametricamente con gran semplicità e rapidità lesioni pigmentarie di piccolo e medie dimensioni. Per queste caratteristiche è in grado di fornire un importante aiuto nella diagnosi precoce del melanoma e nel follow up in genere delle lesioni pigmentarie.

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