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"1974 – 1981 anni difficili"

Franco Rizzi


La storia intreccia, per un periodo di sette anni, le vite di tre personaggi. Il primo Gianni Trapani, nel 1974 si trova faccia a faccia con un’istituzione che credeva scomparsa: la Massoneria. Il paese sta attraversando uno degli anni più difficili, tra quelli che in realtà tormenteranno l’Italia per più di un decennio, lui ha l’illusione di aver trovato un aiuto. Il secondo Aldo Devita, dopo una prima giovinezza segnata dai tragici avvenimenti della guerra, incarna alcuni aspetti, un po’ misteriosi, della cosiddetta Massoneria deviata. Per un certo periodo utilizza Gianni Trapani per i suoi scopi. Il terzo Vicente Razini è un emigrato italiano in Venezuela, che per uno di quegli strani casi della vita, dopo che il caso gli ha fatto incontrare i primi due, diventa improvvisamente un uomo molto ricco. Senza saperlo è stato proprio Gianni l’innesco della sua fortunata ascesa ad un successo che appare inarrestabile.

Ma poi per il primo, la vita prende una brutta piega, finisce per perdere il lavoro e gli aiuti che sperava di ottenere dalla Massoneria diventano prima vaghi e poi pericolosi. Mentre nel paese si susseguono fatti sempre più tragici, lui si avvita in una spirale sempre più negativa che lo spinge sempre più in basso, fino a commettere un omicidio. Il secondo sembra vivere senza una meta, legato fin da giovane ad una famiglia mafiosa siciliana, intesse pericolosi rapporti di intermediazione che gli procurano denaro e potere, ma poi la sua sete di potere lo porta su una strada senza ritorno. Per il terzo invece le cose andranno apparentemente molto bene, anche se le persone che lo circondano si approfittano di lui. La vita però sarà severa anche con lui.

Dopo alcuni anni difficili, nel 1981 il paese sembra ritrovare un nuovo punto di equilibrio, ma per nessuno di loro ci sarà la redenzione. I loro destini sembrano segnati dall’inclemenza del fato.

Il mio nome è Franco Rizzi. Sono nato a Torino, il dieci di ottobre dell’ormai lontano 1935, ma ho vissuto buona parte della vita a Milano. Qui ho studiato, frequentando la scuola media ed il liceo scientifico presso un istituto parificato retto da religiosi. Ho avuto buoni insegnanti. A diciotto anni pensavo di fare lo scrittore come mestiere e il giornalista come secondo lavoro per vivere. Invece dopo la maturità, mi sono iscritto alla facoltà di ingegneria presso il Politecnico di Milano, laureandomi in ingegneria elettrotecnica. Ho avuto buoni professori. Appena laureato ho immediatamente iniziato a lavorare nell’azienda di famiglia, creata da mio padre nel 1938, diventando progettista di apparecchi per lo scambio termico ed il risparmio energetico.

Nel 1977, quando è mancato mio padre, sono subentrato a lui alla guida della nostra società. Impianti di mia progettazione, che io chiamo scherzando “i miei figli di ferro” sono installati in raffinerie di petrolio sparse in tutto il mondo, a bordo di molte navi ed in molte centrali termoelettriche. Per lavoro ho viaggiato in Europa, Asia, America del nord e del sud, Africa. Alcuni paesi li ho conosciuti un po’ più da vicino, visitandoli più volte con i nostri agenti locali.

Ho conosciuto uomini comuni, imbroglioni, ciarlatani, massoni, persone per bene, altre poco raccomandabili, tecnici competenti e tecnici mediocri, managers diabolici, dirigenti presuntuosi. Sono un buon conoscitore dei problemi energetici del mondo globalizzato odierno. Sono sempre stato appassionato di storia, di armi, di navi e di vela, di pugilato, di architettura. Ho scritto decine di articoli tecnici, relativi ad impianti di energy saving, la maggior parte in lingua inglese. Scrivo da sempre, perché amo scrivere, ma più intensamente da quando alcune parti di me sono riemerse, come bolle d’aria dal profondo del mare dove avevo cercato di seppellirle. Ad oggi ho scritto una dozzina di romanzi, tutti più o meno a cornice storica.

Attualmente risiedo ad Iseo, direttamente in riva al lago, in una bella casa, costruita sul terreno dove durante la guerra e fino al 1970 sorgeva un nostro stabilimento, poi dismesso con l’apertura nel 1969 del nuovo stabilimento di Adro. Divido il mio tempo, in parti, sempre meno uguali, tra l’azienda, dove ho ceduto gli incarichi dirigenziali e operativi ai miei successori ed il mestiere di scrivere. Di quando in quando faccio ancora il progettista di apparecchi di ricupero calore, ma con sempre minore entusiasmo. Mi considero ormai uno scrittore e non scrivo per hobby, ma per mestiere.

Ho pubblicato sette libri: “Luca Falerno, caccia nelle Murge”. Editrice GAM Rudiano(Brescia). “1945 Anno zero sul lago”. Editrice La Riflessione Cagliari. “1871 La Comune di Parigi” Editrice GAM Rudiano (Brescia). “Mini storia di un pittore” Editrice Kairòs Napoli. “Scrivimi” Editrice La Paume Adro(Brescia) “Anni difficili” Editrice La Paume Adro(Brescia) “Il delta del Nilo” Editrice La Paume Adro (Brescia)

Franco Rizzi
“1974 – 1981 anni difficili”
Sito web: www.francorizzi.it

articolo pubblicato il: 21/06/2019

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