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spocchia
di Teddy Martinazzi

Durante la campagna elettorale grande spazio è stato dato sui media, specialmente nei telegiornali, al leader de La Sinistra, Nicola Fratoianni, quasi fosse a capo di un partito importante. La Sinistra non è arrivata al due per cento, ma Fratoianni non ha perso la sua orgogliosa sicurezza; intervistato da La7 si è mostrato restio ad un’alleanza con il PD perché, a suo dire, “le alleanze si fondano sui contenuti” ed invece di accennare una pur minima autocritica sul fallimento della sua proposta politica, si è detto preoccupato per la “marea nera” che monta in Italia e in Europa.

Se Fratoianni fosse meno preoccupato per la marea che, nel caso specifico, dovrebbe essere definita “verde”, e fosse invece di un pelo più modesto, dovrebbe chiedersi se magari qualcuno non lo ha votato perché, parlando dei problemi di molti italiani, una volta li ha definiti “i poveretti” ed un’altra “i poveracci”. È vero, da un punto di vista tecnico tantissimi nostri connazionali possono essere definiti “poveri”, ma certo non sono più poveretti o più poveracci di certa gente che, privilegiata perché frequenta i salotti giusti, ritiene di detenere le chiavi della sapienza e la privativa dell’intelligenza.

Non si può definire poveretti coloro che si mettono a dieta non per motivi sanitari o estetici, ma perché sono costretti a lesinare anche sul mangiare; non si possono chiamare poveracci coloro che per vestirsi si recano nei mercatini dei vestiti riciclati, quando addirittura non frugano nei cassonetti.

Gad Lerner, che, dopo anni, sta per tornare nella tv occupata dalla “marea nera” con un suo programma, si è detto preoccupato perché “le classi subalterne” hanno votato a destra. Potrebbe benissimo evitare di trattare con sufficienza coloro che il suo conto in banca lo possono avere solo vincendo una lotteria. Un altro esempio della spocchia con cui certi personaggi trattano il resto del mondo.

articolo pubblicato il: 28/05/2019 ultima modifica: 10/06/2019

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