Negli ultimi tempi la Chiesa è stata ingiustamente criticata sulla stampa di molti Paesi.

E' appena uscito in Spagna, per le edizioni universitarie EUNSA, il libro di Diego Contreras "La Iglesia católica en la prensa”, che parla del giornalismo e di come questo informa sulla Chiesa.

Si tratta di un'opera che non pretende di denunciare né di smascherare pregiudizi o falsità, ma in cui si scommette sulla professionalità, non sulla professione, scommessa che scaturisce dalla convinzione dell'autore che la Chiesa sia amica del giornalismo autentico.

Nell'informare sulla Chiesa cattolica, come su qualsiasi religione o istituzione, si dimostra che chi è corretto è un buon professionista, in una doppia accezione: che non ci sono altre congiure, salvo alcuni casi evidenti, all'infuori della pigrizia nel documentarsi, l'inerzia nell'uscire da certi stereotipi, la comodità di rifugiarsi in chiavi interpretative costruite da altri.

Per tutto questo, chi attacca ingiustamente la Chiesa lo fa per motivi ideologici, non professionali, dissimula con presunte ragioni professionali la propria diversità ideologica con la fede cristiana.

Nel libro si dimostra, infine, che la fede non offre scorciatoie al professionista nel suo lavoro, ma lo aiuta ad orientarsi meglio.