E' oggi possibile acquistare il 15° volume della collana denominata 'Beni Artistici e Storici del Trentino. Quaderni', dedicata alla valorizzazione del patrimonio artistico trentino, ancor oggi poco conosciuto, relativo a due capolavori di scultura lignea del Rinascimento, ad opera di due artisti bresciani, Maffeo Olivieri ed il fratello Andrea, dediti principalmente a questo tipo di scultura.
Si tratta in particolare di un gruppo ligneo raffigurante la Pietà, già conservato nella sacrestia della chiesa di Santa Maria Assunta a Riva del Garda ed ora custodito nel locale Museo Civico, e dell'ancona lignea policroma dell'Assunzione della Vergine, collocata nella chiesa pievana di Santa Maria Assunta a Condino.
Due gruppi scultorei in legno tornati a nuova vita dopo i restauri promossi e finanziati dalla Soprintendenza per i Beni Storico-artistici della Provincia Autonoma di Trento, il cui lavoro è stato diretto da Claudio Strocchi con la collaborazione di Francesca Raffaelli e Claudio Vicenzi, e realizzato da Roberto Borgogno di Marter (Trento) e da Diego Voltolini con la collaborazione di Wanda Breton di Vigolo Vattaro (Trento), che sono riusciti a garantire la conservazione dei manufatti ed il ricupero ottimale delle loro caratteristiche stilistico-formali originali, compromesse sia dal degrado naturale che da deturpanti ridipinture ottocentesche, come nel caso della Pietà, o di quelle effettuate sull'ancona nel corso del restauro del 1927.
La Pietà è costituita dalla Vergine seduta che tiene in grembo il Cristo morto, che illustra l'episodio che si colloca fra la deposizione del Cristo ed il suo seppellimento, ed è costituita dall'assemblaggio di due sculture realizzate in legno di pioppo, secondo una tecnica costruttiva tradizionale, ma con accorgimmenti esecutivi che ne rafforzano la tridimensionalità, ad opera di Maffeo, considerato il maestro più esperto rispetto ad Andrea, di circa dieci anni più giovane.
Più complessa l'ancona di Condino, una struttura architettonica composta da doppi plinti, un primo ordine a sei colonne ed un secondo a lesene, poggianti su trabeazione con architrave aggettante ed un timpano trapezoidale con un dipinto raffigurante il Padre Eterno, che racchiude una grande nicchia ad arco centinato con all'interno le sculture a grandezza naturale - alla cui realizzazione partecipò anche Andrea - degli Apostoli e della Vergine Assunta in cielo fra uno stuolo di angeli, che probabilmente i condinesi poterono ammirare in tutto il loro splendore scultoreo e cromatico il 15 agosto 1576.
Frutto di un sapiente lavoro di assemblaggio, occultato alla vista dei fedeli, è impressionante la visione delle sculture a tutto tondo degli undici apostoli che assistono esterrefatti all'Assunzione in cielo della Vergine, accompagnata da sei angeli, che è possibile ammirare nel citato 15° volume della collana sopracitata, che porta lo stesso titolo della mostra , 'Figure a rilievo, e così al vivo' che, con l'occasione, ha avuto luogo, prima nel Museo di Riva del Garda e poi a Condino: un volume da non perdere sia per le testimonianze fotografiche prima, durante e dopo i restauri, sia per il lavoro preciso sulla documentazione che per l'approfondimento della tecnica esecutiva.
Perché questo titolo particolare, 'Figure a rilievo, e così al vivo'? Perché è l'espressione già utilizzata da Michelangelo Mariani nel 1673 per definire alcune sculture lignee appunto presenti nella sacrestia della chiesa di Santa Maria Assunta a Riva del Garda!