torna a "LaFolla.it" torna alla home page dell'archivio contattaci
cerca nell'archivio




ricerca avanzata


Google



contattaci

ingrandisci o rimpicciolisci il carattere del testo

copertina
l'arcipelago sotto il mare

rischio di scomparsa per Kiribati

di Lf

Rischia di essere sommerso dalle acque l’arcipelago di Kiribati, Stato indipendente composto da trentatré atolli in mezzo all’Oceano Pacifico, abitato da circa centomila persone. Kiribati, per la sua posizione geografica, è il posto in cui l’anno nuovo comincia per primo, ad ogni primo gennaio.

Da venticinque anni il livello delle acque ha iniziato a crescere costantemente, sia pur in modo impercettibile, per cui in pochi decenni si prevede che le acque sommergano tutti gli atolli.

Già nel 1989 un rapporto delle Nazioni Unite avvertiva che Kiribati sarebbe stata la prima vittima del cambio climatico, per cui, da allora, non c’è convegno, congresso, dibattito o riunione in cui non si faccia il nome di questo arcipelago.

Anote Tong, che è stato Presidente della Repubblica dal 2003 al 2016, aveva predisposto un piano di trasferimento di tutta la popolazione nelle isole Figi, mentre c’è chi propone di andarsene tutti a Tokio o a Los Angeles, con la conseguente perdita della cultura locale. Il nuovo Presidente, Tanete Mamau, non vuole dare un’immagine così catastrofica della situazione e non è d’accordo con coloro che parlano di prossima sparizione delle terre emerse.

Il clima alterna periodi di siccità, con conseguente desertificazione, con improvvisi cicloni ed acquazzoni tropicali, che abbattono le barriere di difesa dal mare. La conseguenza è il progressivo abbandono delle campagne, in una situazione economica già gravissima di per sé. Il Paese è molto povero e non può contare sul turismo, solo seimila presenze all’anno, data l’enorme distanza con le più vicine terre abitate.

articolo pubblicato il: 25/01/2019 ultima modifica: 04/02/2019

Commenta Manda quest'articolo ad un amico Versione
stampabile
Torna a LaFolla.it