Il 2018 si è chiuso all’insegna della volatilità sui mercati. Con la complicità degli scarsi volumi dovuti al periodo di festività concentrate in pochi giorni e l’attività delle “dark pool” (mai silenti) si sono ingigantiti gli effetti delle preoccupazioni sulla crescita mondiale. Brexit e guerra commerciale tra USA e Cina, dati economici ed altri argomenti hanno reso il periodo natalizio un vero e proprio calvario per gli investitori di lungo periodo (i moderni cassettisti).
Già dalla fine del mese di settembre 2018 qualcuno introduceva l’argomento “recessione mondiale” ed il barometro ha girato verso il maltempo. Poi all’inizio del nuovo anno gli indicatori che segnano il confine tra contrazione ed espansione hanno indicato che i colossi mondiali non sono in contrazione, ma hanno segnato valori oltre le stime degli analisti ed è tornato il sereno, almeno in questi ultimi giorni. Per il futuro non mancheranno gli argomenti per argomentare le oscillazioni di mercato o meglio ancora non mancheranno le oscillazioni di mercato che saranno argomentate con la prossimità dell’evento, nel corso dell’evento e dopo l’evento. Il calendario è fitto. La deadline sulla presentazione dei piani da parte dell’Inghilterra per gestire l’eventuale e temuto “no deal” è fissata al 21 gennaio. L’uscita definitiva dall’Ue è invece prevista per il 29 marzo.
Il 23 e il 26 maggio si voterà per eleggere i nuovi membri del Parlamento europeo, più che una tornata elettorale una sorta di spareggio tra europeisti e antieuropeisti. Il 31 ottobre 2019 termineranno il mandato il Presidente della Bce Draghi e quello della Commissione europea Juncker. Ad aprile ci saranno le elezioni in India. Qualche mese più tardi, a ottobre, si voterà in Argentina. World Economic Forum, si terrà in Svizzera dal 22 al 25 gennaio. Un’edizione incentrata su globalizzazione 4.0, intelligenza artificiale e parità di genere nelle istituzioni. Da segnare in rosso sul calendario anche il G20 a Osaka, 28 e 29 giugno, dedicato alla sostenibilità. Mentre ad agosto in Francia ci sarà il G7. Un tagliando accurato al proprio portafoglio è necessario, naturalmente avviene un po’ quello che si sta verificando con le automobili moderne se non si possiedono gli strumenti giusti di analisi si rischi di fare danni.
Sui mercati è da tempo finita l’epoca di coloro che sono in grado di smontare e rimontare ad occhio e che dal “rumoretto” riescono a fare una diagnosi e sostituire o addirittura riparare il pezzo difettoso. Gli “apprendisti stregoni” ed i “piccoli chimici” hanno fatto il loro tempo anche se in giro rappresentano la categoria più numerosa e che rappresenta il più grande handicap allo sviluppo di una corretta cultura finanziaria.
articolo pubblicato il: 10/01/2019 ultima modifica: 22/01/2019