Ingegneri dell'Università di Washington hanno elaborato un sistema di propulsione per astronavi chiamato mag-beam che si fonda sulle emissioni magnetiche.
La tecnologia attuale permette viaggi di andata e ritorno su Marte con una durata di due anni e mezzo, mentre il nuovo sistema permetterebbe viaggi completi in tre mesi.
La NASA si è subito interessata al progetto, concedendo all'università settantacinquemila dollari di acconto per perfezionare l'idea e promettendone quattrocentomila in due anni per proseguire il lavoro.
Il mag-beam implica l'installazione di una stazione spaziale intorno alla terra che produca un getto di ioni magnetizzati che colpiscono una vela magnetica spiegata sull'astronave.
Un tubo di trentadue metri potrebbe generare un raggio capace di spingere una nave spaziale a più di dieci chilometri al secondo.
In prospettiva si potrebbero installare stazioni orbitali in diversi punti del Sistema solare, in modo da permettere viaggi interplanetari con veicoli estremamente leggeri.
Il prototipo potrebbe essere pronto entro cinque anni.