Da più di un mese, sulle edizioni online di alcuni quotidiani italiani appare un articolo pubblicitario dal titolo: “Il cervello può assorbere le lingue come una spugna”. Il titolo appare e scompare per poi essere rimesso in pagina e ritolto.
Fino ad oggi nessuno dei direttori, capiredattori centrali, capiservizio e nemmeno l’ultimo dei praticanti dei giornali in cui appare l’articolo si è mai accorto di questo macroscopico errore.
Il copywriter dell’agenzia pubblicitaria si è sbagliato probabilmente per la fretta, errare humanum est, ma che tanti giornalisti non si siano accorti che nel titolo apparisse “assorbere” invece di “assorbire” è un fatto abbastanza singolare. Che di certi errori marchiani possa non rendersi conto il lettore comune, uso ormai ogni giorno e saltellare tra decine di testate italiane, ma spesso anche estere, è cosa normale, ma che errori possano apparire su testate con centinaia di redattori è meno plausibile.
Quando i giornali erano solo di carta, per di più composti dai tipografi alla linotype, esisteva la benemerita categoria dei correttori di bozze, usi a strabuzzare gli occhi in cerca degli errori. Oggi, che gli articoli, anche per le edizioni cartacee, sono inviati alla stampa direttamente dal pc dell’estensore, le cose sono peggiorate, perché i correttori automatici non sono paragonabili ai vecchi correttori di bozze, anzi, a volte rilevano errori che errori non sono.
Salvo, naturalmente, a non accorgersi che in italiano si dice “assorbire” e non “assorbere”, soprattutto in un articolo che spiega come imparare le lingue.
articolo pubblicato il: 16/11/2018 ultima modifica: 26/11/2018