Brycen Spencer, un ricercatore dell'Università del Massachussetts, ha disegnato un casco in grado di salvare la vita a tutti quegli appassionati di sport all'aria aperta che ogni anno restano coinvolti in incidenti.
Il casco sviluppato da Spencer denominato WIG (Wireless Impact Guardian) invia segnali di aiuto anche quando la persona che lo indossa resta incosciente.
Se qualcuno cade e riceve un colpo alla testa, il casco lo segnalerà emettendo un segnale al minuto o più. Se non attivato direttamente dalla persona, il WIG invia un segnale di aiuto direttamente ad un numero per le emergenze o ad un servizio che smista la chiamata verso un pronto soccorso. Il segnale comprende anche l'ubicazione del luogo attraverso il GPS in cui si trova il ferito.
Questo casco potrebbe essere una vera e propria benedizione per motociclisti, ciclisti o per gli escursonisti che si avventurano in luoghi disabitati. I dati che Spencer ha analizzato parlano di cifre impressionanti di feriti che hanno avuto conseguenze molto gravi per il ritardo dei soccorsi dovuto alla difficoltà di localizzazione.
In questo momento , il casco di Spencer non ha concorrenti. Esiste nel mercato una boa personale che localizza gli sciatori o altri sportivi, ma deve essere attivata manualmente; anche nel rugby c'è un casco che segnala un'eventuale contusione alla testa dell'atleta. Ma niente a confronto con il WIG in grado di chiedere aiuto direttamente per telefono.